Il lago si pulisce con una «salsiccia»
Como, primo test anti inquinamento: il grafene depura l’acqua
COMO A prima vista, sembra un «salsicciotto» di nessun valore. In realtà, si tratta di una soluzione ecologica a base di grafene, un nanomateriale costituito da atomi di carbonio che promette rivoluzioni in molti settori, compresa la lotta all’inquinamento dell’acqua e dell’aria. Proprio la capacità di «pulire» l’acqua è stata oggetto ieri di una dimostrazione organizzata a Como.
L’innovativa soluzione a base di grafene è stata brevettata da Directa Plus, azienda innovativa con sede nel polo tecnologico di Lomazzo. Ieri, la società ha donato campioni del prodotto al Comune di Como. La consegna del materiale è stata accompagnata da una dimostrazione di quanto il grafene possa assorbire letteralmente le sostanze inquinanti, oli e idrocarburi nello specifico, presenti nell’acqua. Dopo aver buttato nell’acqua oli e sostanze inquinanti, i tecnici hanno mostrato come il «salsicciotto» a base di grafene fosse in grado in pochi minuti di assorbire lo sporco, ripulendo l’acqua.
La soluzione è efficace in tempi rapidi, ad esempio in caso di incidenti che provochino la dispersione in acqua di oli e combustibili. «È un procedimento efficiente e sostenibile — ha spiegato Giulio Cesareo, fondatore e Ceo di Directa Plus —. Deriva da una materia prima naturale quale è la grafite, che ha già dato risultati sorprendenti. Questo prodotto offre una risposta a quelle che possono diventare emergenze per ambienti come il lago e il mare e i loro ecosistemi». «Siamo orgogliosi che risultati di ricerca così innovativi si siano concretizzati sul nostro territorio — ha detto il sindaco di Como, Mario Lucini —. Il nostro lago, oltre ad essere una fonte di ricchezza per il territorio, è anche molto vulnerabile, perché ha un ricambio lento ed è importante avere una soluzione come questa a disposizione in caso di necessità».