Sei volte Brecht Opere inconsuete e registi giovani
Alle soglie di un anniversario importante (i 60 anni della morte, nel 2016), Bertolt Brecht si riaffaccia sui palcoscenici italiani. A Milano, in attesa del «Mr Pùntila e il suo servo Matti» all’Elfo e dell’«Opera da tre soldi» al Piccolo, fa da apripista il Parenti (via Pier Lombardo 14, biglietti 25/14 euro, orari diversi), con una rassegna di sei spettacoli, da domani al 27 settembre, tratti da opere poco rappresentate e messe in scena da registi giovani, come Giuseppe Isgrò, Luigi Guaineri, Tiziano Turci e Fabio Cherstich affiancati da altri di più rinomata fama ed esperienza come Carlo Cerciello e Andrea Baracco. «Ho voluto questo monografico su Brecht — dice Andrée Ruth Shammah, anima del Teatro Parenti — perché sono convinta che, oltre a essere moderno, è un autore che non puoi rinchiudere in una definizione perché conosceva bene il fluire della vita». Baal, poeta maledetto, che con la sua arte, seduce uomini e donne, ma che vive fuori delle convenzioni borghesi, autocondannandosi all’emarginazione e all’infelicità, è al centro della prima opera scritta da Brecht, presentata, ad aprire il programma, dalla compagnia Phoebe Zeitgeist per la regia di Giuseppe Isgrò con il titolo «Baal-primo studio» (da domani al 15). Pelagia Vlassova, convertita alle idee rivoluzionarie del figlio Pavel nella Russia zarista fino al tragico epilogo, è invece la protagonista di «La madre» (da domani al 14), tratto dall’omonimo romanzo di Maxim Gorkij, qui nell’attesa messinscena di Carlo Cerciello per la compagnia del Teatro Elicantropo di Napoli. Andrea Baracco firma poi «Vita di Edoardo II d’Inghilterra» (dal 16 al 18), spietata analisi di intrighi e dissolutezza del potere, ispirata alla tragedia di Marlowe. Dramma didattico sul tema della giustizia è quindi «L’eccezione e la regola» (il 17 e 18, nella foto), che Luigi Guaineri mette in scena con gli allievi del laboratorio teatrale del Museo d’Arte Paolo Pini, mentre «BrechTime» (dal 23 al 27) è un viaggio nella poetica di Bertolt Brecht e nelle musiche di Kurt Weil, immaginato dalla Compagnia Tnt sotto la guida di Tiziano Turci. Last but not least, «Terrore e miseria del Terzo Reich» (dal 23 al 27) che, scritto tra il 1935 e il 1937, anticipava la violenza hitleriana. A dirigere i giovani attori del Centro Teatro Attivo è il promettente Fabio Cherstich.