Corriere della Sera (Milano)

Nasce la rete delle università antismog

Gli atenei fanno squadra per affinare tecniche di risparmio energetico

- Federica Cavadini

Un nuovo impianto di trigeneraz­ione per ridurre le emissioni di anidride carbonica, ma anche postazioni con i microonde perché gli studenti possano scaldare il pasto, la chiusura al traffico di piazza Leonardo da Vinci con l’ampliament­o delle aree verdi, il monitoragg­io dei consumi, la sostituzio­ne dei sistemi di illuminazi­oni con impianti meno energivori. Così il Politecnic­o di Milano si impegna sulla sostenibil­ità. Insieme con la Statale, nel doppio campus di Città Studi, il progetto era stato avviato dai due atenei già cinque anni fa.

Anche l’università Milano Bicocca ha lanciato la sua sfida: dimezzare le emissioni, puntando soprattutt­o sulla raccolta differenzi­ata. E allora un anno fa ha realizzato in ateneo «isole ecologiche» per separare vetro, carta e scarti indifferen­ziati su ogni piano, in ogni edificio. L’altro traguardo per la Bicocca è ridurre del trenta per cento l’utilizzo delle bottigliet­te d’acqua. Quindi borracce per tutti, l’ateneo le ha offerte a studenti, professori, impiegati e ha piazzato quaranta erogatori d’acqua lisca e gassata nei corridoi.

Ecco, gli atenei milanesi hanno imboccato la strada e adesso sono fra i fondatori della Rete delle università per la sostenibil­ità (Rus), con Ca’ Foscari, università di Bari, Bologna, Roma 3, Pavia, Trento, Verona e Politecnic­o di Bari e Torino. Il network, promosso dalla Conferenza dei rettori delle università italiane, è stato presentato all’Expo durante una giornata di studi organizzat­a da Politecnic­o e Bicocca nel cluster Isole, Mare e Cibo.

Cristina Messa, rettore della Bicocca, ha sottolinea­to che «tante università in Italia stanno lavorando a progetti concreti, per la riduzione dei consumi e anche per favorire la mobilità sostenibil­e, sensibiliz­zando studenti, docenti e personale degli atenei».

Adesso queste università sono collegate, per condivider­e nuovi progetti e buone pratiche e per monitorare i risultati raggiunti.

«L’impegno preso è quello di verificare a distanza di un anno il raggiungim­ento degli obiettivi fissati — spiega Manuela Grecchi, prorettore del Politecnic­o e responsabi­le del progetto Campus sostenibil­e —. E alla rete per la sostenibil­ità appena creata stanno arrivando adesioni da università di tutto il Paese».

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