Corriere della Sera (Milano)

Sala, rischio di strappo a sinistra

Il premier ringrazia il manager ma l’investitur­a è rinviata: incontro risolutivo tra 10 giorni

- Lio, Senesi

La trasferta milanese di Matteo Renzi non basta per l’investitur­a ufficiale di Giuseppe Sala come candidato sindaco. Nelle stesse ore cresce il livello di turbolenza a sinistra del Pd. Sel minaccia lo strappo: «Il commissari­o scarichi Ncd». Si rafforza la tesi di chi vorrebbe costruire anche a Milano un polo alternativ­o al Pd renziano.

L’investitur­a ufficiale di Giuseppe Sala come candidato alle primarie non è arrivata nemmeno questa volta, la trasferta milanese di Matteo Renzi non è servita a ratificare una decisione che è ormai nell’aria già da un paio di settimane. I due, premier e commissari­o Expo, si rivedranno comunque tra 10-15 giorni e quello dovrebbe essere l’appuntamen­to giusto per ufficializ­zare le nozze in Comune tra il Pd e l’uomo di Expo. Ma ieri pomeriggio un paio di passaggi del suo discorso dal palco sono serviti comunque a ribadire l’apprezzame­nto di Renzi per «Beppe». In particolar­e quando si è rivolto «a chi ha fatto e a chi farà il sindaco, e mi fermo qui». Lo sguardo del premier-segretario s’è posato proprio su Sala, che ha risposto con un sorriso. Stessa reazione, quando il premier, all’inizio del suo intervento, lo ha omaggiato pubblicame­nte: «Dico grazie a Beppe. E non posso dire altro per ovvi motivi, grazie».

Il fronte caldo in queste ore sta a sinistra del Pd. Sel è in fibrillazi­one: ieri una delegazion­e milanese ha incontrato a Roma Vendola e Fratoianni per fare il punto. La rassegna stampa mattutina ha reso la trasferta particolar­mente amara. Rottura con la sinistra («Non sono Pisapia»), liste civiche di segno moderato e apertura ai centristi di Lupi e Formigoni: la ricostruzi­one pubblicata dal Corriere sulle primissime volontà di Sala non ha fatto che rafforzare le tesi di chi vorrebbe uscire dal perimetro del centrosini­stra e costruire anche a Milano un polo alternativ­o al Pd renziano.

L’incontro romano non ha in realtà fornito un verdetto definitivo. La dirigenza milanese di Sel non vuole intestarsi la responsabi­lità di una rottura definitiva col Pd, col rischio, concretiss­imo, di cancellare anche le primarie del 7 febbraio. Piuttosto, se qualcuno desidera archiviare l’esperienza arancione e aprire nuovi scenari politici, in palese discontinu­ità con l’amministra­zione Pisapia, quella responsabi­lità se la dovrà assumere il Pd. A quel punto pero gli scenari sarebbero foschi. Che fare? Uscire dal tavolo delle primarie (e quindi dal vincolo di lealtà che impone di sostenere il vincitore chiunque esso sia, Sala compreso) e fare corsa a sé con una lista autonoma? Oppure sostenere lo stesso Pierfrance­sco Majorino magari senza un appoggio diretto? Sala corregga il tiro su Ncd e il Pd faccia chiarezza. «Chi vuole assumersi la responsabi­lità di dichiarare chiusa l’esperienza di Pisapia deve avere il coraggio di dirlo pubblicame­nte», attacca Anita Pirovano, segretaria milanese del partito di Vendola. Ancora più esplicita Chiara Cremonesi, altra dirigente di Sel: «Visti i primi passi di Sala abbiamo convenuto che la sua candidatur­a si configurer­ebbe come una normalizza­zione del modello Milano, in assoluta discontinu­ità con Pisapia. Noi invece stiamo lavorando affinché quel laboratori­o continui a vivere. Ritengo che la pensi così anche la maggior parte dei milanesi che in questi anni hanno visto la città cambiare in meglio».

Pierfrance­sco Majorino fa invece profession­e d’ottimismo: «Sono convinto di due cose e cioè che le primarie ci saranno e che io posso vincerle. L’alternativ­a sarà tra chi piace a Formigoni e chi vuole tenere unito il centrosini­stra».

Majorino Sono convinto che alla fine le elezioni primarie ci saranno e che sarò io a vincerle Pirovano Chi vuole chiudere l’esperienza Pisapia deve avere il coraggio di dirlo forte e chiaro

 ??  ?? Il manager Giuseppe Sala, milanese, classe 1958, già dirigente di Pirelli e Telecom, ex direttore generale del Comune (con Letizia Moratti), commissari­o unico Expo e possibile candidato alle primarie di centrosini­stra per il 2016
Il manager Giuseppe Sala, milanese, classe 1958, già dirigente di Pirelli e Telecom, ex direttore generale del Comune (con Letizia Moratti), commissari­o unico Expo e possibile candidato alle primarie di centrosini­stra per il 2016

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