Ruggiero lascia l’auto: avrà una casa Ma è scontro tra Comune e Regione
Sistemazione provvisoria dalla Regione. Il Comune attacca: va rivisto il piano anti sfratti
Per sette anni ha vissuto nella sua auto. Ora avrà una casa: Ruggiero, pensionato 72enne, per qualche settimana sarà ospitato in un alloggio messo a disposizione dalla Regione. E il Comune attacca il Pirellone: rivedere il piano d’emergenza.
Avrà un tetto Ruggiero, il pensionato 72 enne che per sette anni ha abitato nella sua auto. Per qualche settimana starà in un alloggio temporaneo messo a disposizione dalla Regione in viale Romagna. Entro Natale potrà avvicinarsi al quartiere San Siro vecchia, tornare cioè nella zona che lo ha adottato. Il caso raccontato dal Corriere è stato risolto con un intervento lampo dall’assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala che, ieri pomeriggio, ha ricevuto l’anziano al Pirellone. Si tratta, ha precisato l’assessore, di «ospitalità temporanea che non dovrà impedire all’uomo di conservare il diritto acquisito ad ottenere un alloggio popolare dal Comune e noi vigileremo».
Ma sul caso emblematico si apre uno scontro istituzionale. Da Palazzo Marino, infatti, precisano che «il pensionato è nella lista d’attesa per le assegnazioni in deroga», cioè i casi di emergenza. «Da tempo chiediamo alla Regione di poter alzare la soglia delle assegnazioni dal 25 al 50 per cento. Ma non ci è stato concesso». L’assessore alla Casa Daniela Benelli ha rinnovato anche ieri la richiesta a Sala. La storia di Ruggiero è una «vicenda imbarazzante», spiegano in Comune. Fabrizio De Pasquale, che ha rilanciato la denuncia di Raoul Bonomi, il quale attraverso l’ Associazione Comitato Zona 7 segue il caso del senzatetto di San Siro, si dice sconcertato. «I conti non tornano. Se il Comune aveva 250 alloggi da assegnare in emergenza, è possibile che fossero tutti più gravi di quello di Ruggiero? O forse una delle concause di questo pasticcio non sarà lo strapotere dei sindacati nella commissione che esamina i casi?».
Ruggiero non ha accolto l’invito di chi, pragmaticamente, gli suggeriva di occupare una casa, in un quartiere popolare dove occupare è la prassi. Ma nessuno, prima che Bonomi lo avvicinasse nel parcheggio di piazza Segesta, dove tornava tra un ricovero e l’altro, aveva sposato la sua pratica. L’assessore Benelli aggiunge: «Il caso emblematico del signor Ruggiero ci consente di scoprire che ci sono delle soluzioni per le emergenze abitative di cui il Comune di Milano non è al corrente. Bene. Ora mi aspetto che la Regione convochi Comune e Aler per condividere queste soluzioni per le deroghe e per gli sfrattati. Perché, stando alle attuali deroghe, il Comune non ha più alloggi da tempo e ad oggi può contare solo sugli alberghi e sui Servizi sociali».
Sala non si tira indietro. Ma alza il tiro. «Il Comune ha fatto ricorso al Tar contro il blocco delle assegnazioni in deroga e l’ha perso. Ora siamo in Consiglio di Stato. Il fatto è che la Regione è pronta a dare deroghe se presentano un progetto dove entrano in gioco le ‘agenzie educative’, per esempio la Caritas, che seguono questi casi con un percorso. Non siamo disponibili a deroghe indifferenziate e, appena sarà varata la nuova legge faremo verifiche sulle passate assegnazioni. Con la nuova legge sui servizi abitativi, il signor Ruggiero avrebbe già avuto accesso a una soluzione abitativa temporanea. Sussistono le condizioni di disagio estremo che, con la riforma di legge, danno accesso immediato a soluzioni abitative transitorie».
Le assegnazioni L’assessore Benelli: da tempo chiediamo inutilmente di alzare le assegnazioni in deroga