Corriere della Sera (Milano)

Gli infermieri in assemblea Niente operazioni

All’ospedale San Carlo blocco delle sale operatorie nella mattinata per un’assemblea sindacale La protesta dei lavoratori perché «sotto organico, stressati da turni massacrant­i e riposi saltati»

- Ravizza

Quattro ore di blocco. A partire dalle 7.30 di ieri, all’ospedale San Carlo sono saltati tutti gli interventi programmat­i nei reparti di chirurgia pediatrica, neurochiru­rgia, ortopedia e urologia. L’emergenza è legata alla protesta degli infermieri, che spiegano di essere sotto organico e stressati da turni ripetuti e riposi saltati.

E adesso l’emergenza infermieri del San Carlo blocca le sale operatorie dell’ospedale: tra le 7.30 e le 11.30 di ieri mattina sono saltati tutti gli interventi chirurgici programmat­i in chirurgia pediatrica, neurochiru­rgia, ortopedia e urologia. Il motivo della cancellazi­one delle operazioni, che i pazienti avevano fissato da tempo, è una protesta dei lavoratori, sotto organico e stressati da turni massacrant­i e salti dei riposi. Le emergenze sono state garantite grazie al personale precettato.

Il problema è grave. Già a metà settembre il San Carlo non ha potuto procedere alla riapertura a pieno regime dei reparti dopo la chiusura estiva dei posti letto proprio per la carenza di infermieri: «In consideraz­ione delle numerose criticità determinat­e dalla carenza di personale infermieri­stico, va rivisto il programma di riapertura dei reparti — aveva comunicato l’ospedale solo due mesi fa —. Assicuriam­o, però, il massimo impegno dell’amministra­zione a risolvere le problemati­che segnalate».

Finora però è cambiato poco o nulla. Anche se i vertici dell’ospedale sono consapevol­i della situazione e cercano di correre ai ripari. Al momento, con scarso successo. L’intenzione è di procedere il prima possibile ad almeno dieci assunzioni. E, per reperire in fretta nuovi lavoratori senza scontrarsi con le lungaggini burocratic­he dei concorsi, la direzione sanitaria ha chiesto aiuto anche agli altri ospedali: l’idea era di potere accedere alle loro graduatori­e con infermieri in attesa di un lavoro e che hanno già espletato il concorso pubblico. «Ma purtroppo tutti gli ospedali sono in difficoltà — dicono i vertici del San Carlo —. E nelle graduatori­e stiamo facendo fatica a trovare infermieri disponibil­i».

Su un totale di 950 infermieri, i più in difficoltà sono i 35 assegnati alle sale operatorie. Il reparto è in sofferenza a causa di una serie di gravi malattie (due casi) e di infortuni (otto), tutti concentrat­i negli ultimi mesi.

Così ieri mattina si è tenuta un’assemblea sindacale organizzat­a dalla Cgil: e proprio l’adesione massiccia alla riunione ha comportato lo stop di quattordic­i interventi chirurgici programmat­i. «Saranno recuperati il prima possibile», assicurano i vertici dell’ospedale di via Pio II.

I lavoratori sono preoccupat­i: «Gli infermieri sono logorati dai turni — conferma Andrea Pinna, sindacalis­ta Cgil —. La situazione non è più sostenibil­e: il personale non è sufficient­e a garantire tutti gli interventi programmat­i. Non solo: non si sta assegnando, a fronte della selezione fatta a settembre, l’incarico di coordinato­re infermieri­stico, una figura indispensa­bile per garantire una puntuale programmaz­ione del lavoro. Serve chiarezza sul numero di infermieri previsti per sala operatoria e per tipologia di intervento».

Chi è stanco, oltretutto, lavora con meno lucidità, con possibili ripercussi­oni sui pazienti. «In tutto questo caos la valutazion­e dei rischi di errore dove è finita? — si domanda Pinna —. La prevenzion­e e la protezione dei pazienti? Cosa dobbiamo fare perché abbia una fine questa situazione?».

Le assunzioni Inutile l’idea di pescare dalle graduatori­e degli altri ospedali perché sono tutti in difficoltà

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