Expo, scontro tra Sala e Pisapia
«Mi ha chiesto lui di restare come ad». Il sindaco: non abbiamo pregato nessuno
Alla vigilia del confronto tra i quattro candidati alle primarie del centrosinistra scoppia la durissima polemica tra il sindaco Pisapia e Giuseppe Sala. Mr Expo ammette l’errore di aver utilizzato la sede Expo per incontri politici, ma ritiene sproporzionata la reazione: «Il cda e anche i soci tra cui anche il sindaco mi hanno pregato di fermarmi un mese in più per non lasciare sguarnita la società. Quindi va bene avere fatto un errore, però vorrei anche che la gente capisse che io me ne volevo andare e sono rimasto lì per ragioni di servizio». Replica l’ufficio stampa di Palazzo Marino: «Il sindaco non ha “pregato” il dottor Sala di rimanere nel cda di Expo 2015 ma ha solo preso atto della volontà del cda di prorogare l’impegno dell’ad anche nel mese di gennaio».
Tutto pronto per il confronto di questa sera tra i quattro candidati alle primarie del centrosinistra al Dal Verme. Beppe Sala, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta. Confronto all’americana. Domande dei giornalisti, domande dei supporter agli altri candidati e sala da 1.400 posti a rischio esaurimento. Una sola replica a testa per un minuto.
Ieri, però, le repliche non sono mancate. Durissimo lo scontro tra il sindaco Giuliano Pisapia e Giuseppe Sala. In primo piano ancora una volta l’opportunità di ospitare nella sede di Expo l’incontro con i rappresentanti della comunità ebraica in vista delle elezioni. Sala ammette l’errore, ma ritiene sproporzionata la reazione e ai microfoni di Radio Popolare aggiunge: «Il cda e anche i soci tra cui anche il sindaco mi hanno pregato di fermarmi un mese in più per non lasciare sguarnita la società. Ancora adesso sto firmando una quantità di carte impressionante e non è stato indicato un mio sostituto come rappresentante del Comune. Quindi va bene avere fatto un errore, però vorrei anche che la gente capisse che io me ne volevo andare e sono rimasto lì per ragioni di servizio». Replica l’ufficio stampa di Palazzo Marino: «Il sindaco non ha “pregato” il dottor Sala di rimanere nel cda di Expo 2015 ma ha solo preso atto della volontà del cda della società di prorogare l’impegno dell’amministratore delegato anche nel mese di gennaio». Segue lungo elenco di lettere e controlettere dove si puntualizza che la richiesta di proroga è arrivata dal cda e che lo stesso Sala si è detto disponibile a meno di «motivi ostativi da parte dei soci». E i soci, tra cui il Comune, non si sono detti contrari, «rinviando così la pubblicazione del bando per la nomina di un nuovo consigliere della società». Ma al di là delle puntualizzazioni c’è la convinzione tra i supporter dei vari schieramenti che la posta in gioco sia altra. E che si stia delineando quello che accadrà tra qualche giorno. Pisapia questa sera assisterà al confronto tra i candidati e in molti sono pronti a scommettere che tra qualche giorno arriverà il suo endorsement per Francesca Balzani.
Non è l’unico scontro. Ieri il mondo della ricerca scientifica, a firma di Silvio Garattini e del prorettore della Statale Chiara Tonelli, è rimasto «negativamente colpito» dalle dichiarazioni della Balzani contro la vivisezione. Replica del vicesindaco: «Non servono contrapposizioni, né fondamentalismi tra il necessario sostegno alla ricerca e la sacrosanta sensibilità ai diritti e alla sofferenza degli animali».
Altro fronte è quello che riguarda l’archiviazione dell’accusa di abuso d’ufficio nei confronti di Sala per l’indagine sull’appalto a Eataly. Attacca Basilio Rizzo: «Sala sapeva di essere indagato? Se sì, è grave. Aveva detto che in questo caso si sarebbe ritirato dalla competizione a sindaco». La replica arriva dall’assessore Carmela Rozza: «Se si fanno processi a qualcosa che non c’è, siamo scesi a un livello davvero basso considerando che la proposta di archiviazione è di fine ottobre. Sala non era indagato quando ha accettato la candidatura».