Precario e a rischio esondazioni Monza salvi l’Archivio storico
Da 13 anni è in una sede «provvisoria». Il Comune: nuovo progetto dal 2017
Raccoglie i documenti più importanti della storia di Monza, ma da oltre dieci anni viene custodito in una sede provvisoria, per di più a forte rischio di esondazione. Ettore Radice, esperto di storia locale ed ex consigliere comunale fra i banchi del centro destra, ha puntato i riflettori sulle magagne dell’Archivio storico cittadino. L’occasione è stata la presentazione di una «conferenza scenica» sul Castello Visconteo di Monza in programma allo Sporting Club il 22 gennaio, a margine della quale ha sottolineato l’inadeguatezza della struttura dove vengono custoditi i quasi sei mila documenti e i 1.700 registri che raccontano la storia della città dal XIV secolo al Secondo dopoguerra.
«Un Archivio storico come quello di Monza meriterebbe qualcosa di meglio — lamenta Radice —. Lo frequento molto spesso per ragioni di lavoro. Oltre a essere un’inesauribile miniera di informazioni, raccoglie documenti di grande rilievo storico come la legge istitutiva del Parco con firma autografa di Napoleone o l’atto con cui il re Vittorio Emanuele istituì la centralissima via Italia». Le criticità denunciate riguardano prima di tutto la mancanza di spazi: un tavolo e quattro sedie non possono certo bastare, soprattutto se nella stanza si ritrovano nello stesso momento più persone. Ma a suscitare preoccupazione è soprattutto l’ubicazione della sede dell’Archivio, situata a pochi metri dal Lambro in una delle zone a più alto rischio di esondazione di tutta la città. «Ogni volta che il fiume rompe gli argini, così come accadde nel 2002 e nel 2014, corriamo il pericolo di perdere documenti preziosi — aggiunge il consigliere comunale di Una Monza per Tutti, Anna Martinetti —. Avevo presentato una mozione in aula chiedendo che venissero presi provvedimenti per garantire una cura maggiore, ma la maggioranza (centrosinistra, ndr) l’ha bocciata. Per risolvere il problema di eventuali allagamenti, si sono limitati Giro di vite della polizia locale monzese sull’eccesso di velocità. Dopo il via libera all’acquisto di telelaser (foto), comando dei vigili urbani del capoluogo brianzolo ha autorizzato l’acquisto di 15 armadi dissuasori per una spesa complessiva di quasi 40 mila euro. A questi se ne aggiungono altri 15 mila per Edocubox, una nuova apparecchiatura che consente di individuare patenti e libretti falsi. (ri. ro.)
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