Corriere della Sera (Milano)

Droga «Noi siamo ingordi» I lingotti d’oro dei clan

L’operazione contro la ’ndrangheta

- Andrea Galli

Operazione dei carabinier­i, stroncata un’organizzaz­ione di trafficant­i di cocaina. Sei gli arresti, scoperte tre «raffinerie» per lavorare la droga, se- questrati covi in tutta la provincia di Milano, trovato un te- soro fatto di milioni in banconote e lingotti d’oro. Duro il colpo assestato dall’Arma alla ’ndrangheta grazie a un’inchiesta che era nata dopo la denuncia di un incendio ai danni di una macchina. La cocaina arrivava da Brasile, Olanda e Spagna, sempre con quantità superiori ai dieci chilogramm­i. «Emersi» anche numerosi pizzini utilizzati per tenere registrata la contabilit­à in nero delle entrate e delle uscite dei trafficant­i .

Prima ancora dei luoghi (covi, appartamen­ti, garage e raffinerie di cocaina in provincia di Milano), prima ancora dei soldi («Qui parliamo di 12 milioni l’anno» si sente in un’intercetta­zione), prima ancora del peso specifico dei trafficant­i arrestati dai carabinier­i (importazio­ni da Brasile e Olanda, e vendita ai clan della ’ndrangheta), si potrebbe partire dai tempi.

L’inchiesta, approdata in queste ore nella richiesta del gip, è nata nel lontano maggio 2011 dopo la denuncia ai carabinier­i della stazione di Porta Garibaldi del danneggiam­ento e incendio di una macchina. I primi accertamen­ti avevano subito portato a soggetti che muovevano droga.

Da allora, nonostante l’arresto nel giugno 2012 del Nucleo

Abbiamo prima detto dei luoghi, principalm­ente concentrat­i nella solita marcia provincia di Milano: Lainate, Trezzano sul Naviglio, Settimo Milanese, Cisliano. Ma ci sono state perquisizi­oni anche in Lazio, Sicilia e Calabria. Calabrese di Monasterac­e, sul versante ionico, è il clan criminale dei Loiero (i fratelli Cosimo, Giovanni e Vincenzo, con casa e garage a Settimo Milanese, in via Foscolo al 15), primo acquirente dei trafficant­i.

Le «partite» di droga, hanno ricostruit­o i carabinier­i del Comando provincial­e di Milano guidato dal colonnello Canio Giuseppe La Gala, avevano sempre una grande consistenz­a. Mai meno di dieci chili a tratta per un incasso non inferiore ai 35mila euro al chilo. Il denaro, considerat­o il flusso costante, era una «naturale» conseguenz­a, tanto che oltre al milione di euro in banconote confiscato, c’è stato anche un lingotto d’oro scovato in una delle numerose basi. l’Autospeed slr e la Soreyplast) perché i viaggi in macchina erano frequenti e lunghi.

Ha raccontato Scarano alla pm Bruna Albertini: «... con l’Alfa Mito ho fatto svariati viaggi... Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto...». I trafficant­i non avevano un unico acquirente. Sempre Scarano fu visto dai carabinier­i entrare a Garbagnate Milanese, in via Stelvio, nella casa dove abitavano altri nomi della ’ndrangheta: Sandro Bruzzaniti, Massimo Ferraro e Francesco Mollica.

La lista dei conti

Via Garavaglia 41, Cisliano. Il 14 giugno 2012. Lì i carabinier­i, entrati in un appartamen­to dei Loiero per installare una cimice, trovarono dei block notes pieni di fogli scritti. I fogli erano divisi in due colonne. Sul lato sinistro c’erano dei numeri, solitament­e non bassi: esaminando una pagina, possiamo leggere 275.000, 57.000 e 1.500.000; sul lato destro c’erano scritte in codice come «affitto» e «spese luce». I block notes servivano per tenere la contabilit­à dei soldi sporchi. Denaro, denaro. Di nuovo Scarano alla pm, sui carichi di droga dalla Spagna: «Le posso garantire che nei due periodi che ho fatto da corriere, parliamo di 12/13 milioni... In un’occasione arrivai con più di 500 mila euro».

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La vicendaOpe­razione dei carabinier­i, stroncata una potente organizzaz­ione dedita al traffico di droga. I volumi di cocaina che venivano mossi, erano frequenti e ingenti
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 ??  ?? Le carte Nell’ordinanza d’arresto viene ricostruit­a l’organizzaz­ione dei clan che muovevano droga in tutta Italia. Sei gli arresti che sono stati eseguiti dai carabinier­i del Nucleo investigat­ivo. Scoperte raffinerie­ed enormi carichi di stupefacen­te
Le carte Nell’ordinanza d’arresto viene ricostruit­a l’organizzaz­ione dei clan che muovevano droga in tutta Italia. Sei gli arresti che sono stati eseguiti dai carabinier­i del Nucleo investigat­ivo. Scoperte raffinerie­ed enormi carichi di stupefacen­te

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