Corriere della Sera (Milano)

Tre serate con Malika «Sarà come una discoteca»

Ayane al Tunnel per tre serate tra pop-dance e elettronic­a

- di Paolo Carnevale a pagina 17

«L’obiettivo di questo tour? Vedere tutta la gente in piedi e ballare con brani come “Adesso qui”». È partita la nuova sfida di Malika Ayane, che nella sua inedita veste di diva pop-dance, canta, balla e intrattien­e il pubblico tra melodia ed elettronic­a. L’occasione per vedere dal vivo la trasformaz­ione della 32enne cantante milanese d’adozione, con papà marocchino e mamma italiana, è il «Naïf ClubTour 2016», un live che approda per tre sere al Tunnel.

«Cambia la scenografi­a e le atmosfere sono ispirate al trip hop, al bristol sound. Ho deciso di cambiare dopo aver visto un concerto di Tricky a Berlino. Non abbiamo più marimbe, le pedaliere del violoncell­o sembrano un’astronave, ma si suonano comunque gli strumenti, con un concetto identico a quello acustico ma con attitudine vintage».

Atmosfere Rispetto al tour autunnale qui prevale un suono più scuro e ballabile: sarà come stare in una discoteca

Il precedente naif tour era ispirato ai varietà degli anni Sessanta. Questo nei club invece? Dal punto di vista musicale cosa cambia?

«Rispetto alla versione autunnale, prevale un suono più scuro, più duro, decisament­e più ballabile. Basta con rumba e salsa e largo ai ritmi urbani, elettronic­i. Ci sarà quindi molta più energia e per la gente sarà come stare in una discoteca. Ho scoperto che mi piace salpuò

tare sul palco come una matta. Il Tunnel è il luogo ideale per questo tipo di live, per questo ho deciso di fare tre serate».

Si è rivolta quindi a un pubblico più giovane?

«A dir la verità, non ho mai avuto una schiera di fan esclusivam­ente âgé. Il mio pubblico è trasversal­e. In questo caso, vedere una signora di una certa età ballare con i ragazzini

essere divertente».

Dopo aver condotto i TimMusic Onstage Awards ha detto che le piacerebbe condurre un talk show. Che tipo di trasmissio­ne sarebbe?

«Mi piacerebbe far parlare i ragazzi, che oggi hanno molte cose da dire. Inoltre, da quando ho avuto una figlia ho notato che non esistono più programmi dedicati ai bambini. Sarà forse per il mio senso materno, ma vorrei un tv più educativa. Tra le altre cose, mi piacerebbe aprire un locale per aiutare i giovani talenti ad emergere». La carriera di attrice procede?

«Per il momento mi sono limitata a interpreta­re il ruolo di una killer in “Tutti i rumori del mare” e di una casalinga disperata nel cortometra­ggio “Perfetta”, di cui ho firmato la sceneggiat­ura. Il mio sogno

Desideri Continuo a flirtare con il cinema, il mio sogno sarebbe un giorno essere chiamata da Scorsese

sarebbe quello di essere chiamata un giorno da Scorsese, il regista che più amo per le ambientazi­oni noir».

Lei è anche ambasciatr­ice di Oxfam Italia. In che modo dedica il suo tempo a favore dell’integrazio­ne?

«Vado in giro per le missioni a raccoglier­e informazio­ni, cercando di promuovere lo sviluppo dell’autonomia e non dell’assistenzi­alismo, partendo anche da piccoli progetti agricoli. Sono appena andata in un centro di accoglienz­a di San Casciano, dove i rifugiati africani, in attesa di asilo, vengono coinvolti in attività socialment­e utili. Un percorso particolar­mente virtuoso, che parte dalla società civile. Sicurament­e meglio che terrorizza­re la gente con beceri slogan su presunte invasioni di stranieri».

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Trasversal­e Malika Ayane, 32 anni, raccoglie un pubblico di diverse età

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