La bambina che fa riaprire il ponte
A 8 anni scrive alla giunta di Cesano: mi serve per andare a scuola. E il cantiere si sblocca
Èbastata la lettera di una bambina di 8 anni. Lucrezia vorrebbe andare a scuola a piedi da sola, a Cesano Maderno, ma non può. La via più sicura passa dal ponte sul fiume Seveso, che però è chiuso e i lavori sono bloccati da tempo. Ha deciso allora di scrivere al sindaco: «Potrebbe per favore far sistemare il ponticello?». Con poche righe è riuscita a sbloccare l’iter per sistemare il ponte in via Cerati.
È molto difficile dire di no ai bambini e ne sa qualcosa il sindaco di Cesano Maderno, Gigi Ponti, destinatario in febbraio di una lettera scritta da una sua giovanissima concittadina: Lucrezia Liseno, 8 anni, residente in città assieme alla mamma Amalia, 35 anni, e al papà Fabio, 38 anni. Nella lettera, poche righe scritte con la calligrafia incerta di una bambina, ma estremamente chiare e dirette nel significato, Lucrezia ha chiesto al primo cittadino di riaprire il ponte sul fiume Seveso in via Cerati. La bambina frequenta la terza elementare della scuola «Martin Luther King» di via Duca d’Aosta e la riparazione di quel piccolo passaggio pedonale potrebbe aiutarla a coronare un sogno: convincere i genitori a lasciarla andare a scuola a piedi da sola con le amiche. Impossibile dire di no. E infatti, Ponti, che si era già segnato in agenda il problema, ha dato un colpo d’acceleratore all’iter arrivando la scorsa settimana ad annunciare il via libera al piano di recupero da 90 mila euro.
L’idea di scrivere una lettera al sindaco è venuta a Lucrezia una mattina di fine gennaio. «Era in ritardo per la scuola — ricorda mamma Amalia — e per fare in modo che si sbrigasse le ho detto: se non ti muovi ti faccio andare da sola». La minaccia, però, alle orecchie delle bambina è sembrata più che altro una promessa. «Veramente?», è stata infatti la sua risposta, ma la mamma non ha ceduto alla supplica della figlia. «Non avrei potuto nel modo più assoluto — spiega —. Da quando un anno fa chiusero il ponticello perché pericolante, l’unica via rimasta per raggiungere la scuola è troppo trafficata e pericolosa». Bisogna circumnavigare l’isolato, attraversare strade dove i camion sfrecciano a velocità sostenuta e dove i marciapiedi sono spesso trasformati in parcheggi dalle auto. Una giungla poco adatta a bambini piccoli.
Lucrezia, tuttavia, non si è persa d’animo e ha deciso che era arrivato il momento di far valere le sue ragioni. «Mamma — ha dichiarato con una certa solennità —, io scrivo al sindaco». Detto, fatto: «Caro sindaco, mi chiamo Lucrezia e ho otto anni. Mi piacerebbe andare a scuola a piedi da sola, ma i miei genitori non si fidano perché la strada è pericolosa. Potrebbe per favore far sistemare il ponticello accanto alle Poste che è più sicuro e tranquillo?». Ponti, che era già stato contattato dal padre di Lucrezia pochi giorni prima, durante l’inaugurazione della nuova velostazione di Cesano Maderno, non si è fatto cogliere in contropiede. Il primo atto ufficiale è stato quello di risponderle. «Cara Lucrezia, ho letto la tua lettera simpatica e diretta. Subito ti dico che stiamo lavorando per rendere possibile la riapertura del ponticello delle Poste nel più breve tempo possibile. Il lavoro è più complicato di quello che appare. Ti terrò aggiornata». Poi, la scorsa settimana, ha comunicato l’approvazione del progetto di riqualificazione. «Lucrezia ha fatto una cosa molto bella — commenta il primo cittadino — e io sono stato felice di averla aiutata a realizzare una città a misura di bambino. La riapertura del ponte di via Cerati è un piccolo intervento molto importante per la mobilità pedonale di tutta la zona».
Il progetto di recupero varato dalla giunta è stato diviso in due parti. La prima prevede opere immediate di manutenzione straordinaria del ponte e la sua parziale riapertura entro i primi quindici giorni di giugno. La seconda, invece, dai tempi più lunghi, porterà alla sostituzione dell’attuale struttura in legno che collega piazza XXV Aprile con via Cerati con una d’acciaio. Faranno parte del progetto anche alcuni lavori di ripristino di una porzione d’argine a valle di piazza Duca d’Aosta e ulteriori monitoraggi sia sulle sponde che sulla qualità delle acque del fiume. Il tutto, grazie a una bambina di otto anni.
Il primo cittadino «Ha fatto un bel gesto, sono felice di averla aiutata nel rendere la città a misura di bambino» A piedi fino alla scuola Se lei riaprisse il ponticello sul Seveso potrei andare a scuola a piedi e da sola