Nomine in Fiera In pole Fontana e Squinzi
«Il Comune va avanti? Anche noi». Sea, Modiano confermato
Potrebbe essere Attilio Fontana il successore di Benito Benedini alla guida di Fondazione Fiera. Questa, almeno, sarebbe l’idea di Maroni, che punta ad annunciare domani la nomina. Ieri il Comune ha invece confermato il board di Sea, con Modiano presidente.
Accelerazione sulle nomine di Fondazione Fiera, l’ente che controlla Fiera Milano spa. «Stiamo valutando la possibilità di individuare il presidente entro martedì», ha detto il governatore lombardo. Poi la stoccata: «Io avrei aspettato anche la fine di giugno (all’approvazione del bilancio di Fondazione, ndr) per dare la possibilità al nuovo sindaco di avere per tre anni un suo rappresentante. Ma visto che il Comune ha cambiato l’orientamento, lo facciamo ora anche noi». Un’indicazione che sta però sollevando qualche perplessità tra gli stessi alleati di centrodestra.
In ogni caso, l’attuale numero uno, Benito Benedini, non pare destinato alla riconferma. Maroni proporrebbe invece l’avvocato Attilio Fontana, da anni nel board di Fiera Milano. Alcuni consiglieri avrebbero presentato un parere di presunta incompatibilità in base al quale Fontana, per essere nominato in capo alla Fondazione, avrebbe dovuto lasciare l’incarico di sindaco di Varese più di due anni fa: ma l’obiezione sarebbe stata già superata, essendo la Fondazione un ente di diritto privato.
Nel giro di consultazioni che ieri si è surriscaldato e oggi prenderà la piega decisiva, il presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli avrebbe proposto per la presidenza Alberto Meomartini senza però disdegnare l’ipotesi di Giorgio Squinzi, che ha appena lasciato la guida di Confindustria e sarebbe caldeggiato anche da Gianfelice Rocca e Assolombarda.
Per la carica di vicepresidente, Sangalli appoggerebbe tre personalità di spicco dell’orbita Confcommercio: Simonpaolo Buongiardino, Pierandrea Chevallard o Renato Borghi. Infine: tra i curricula sul tavolo di Berlusconi, che sta ragionando in queste ore di frenetici incontri, ci sarebbe anche quello dell’ex presidente di Fiera Milano, Michele Perini (non del tutto gradito, però, ad alcuni membri dell’attuale board della spa).
Nella scacchiera delle cariche e dei pesi politici, se nella giunta di Palazzo Lombardia, come assessore alla Sanità, dovesse risultare alla fine vincente Viviana Beccalossi (Fratelli d’Italia), Silvio Berlusconi potrebbe voler giocare un maggior ruolo nella scelta del presidente di Fondazione.
In fatto di nomine da segnalare anche la riconferma da parte di Palazzo Marino del board di Sea con Pietro Modiano alla presidenza. «Ho scelto di confermare i rappresentanti del Comune nel cda — ha spiegato Giuliano Pisapia — perché i risultati della gestione di questi anni sono stati positivi come dimostra anche il bilancio 2015 appena presentato che ha registrato un utile netto di 83,8 milioni di euro, con una crescita del 52,8% rispetto al 2014, il migliore risultato di sempre della società».
Tornando a Roberto Maroni (e a Varese), il governatore ha deciso di accettare, dopo aver verificato che non ci fossero incompatibilità tra le cariche, la proposta del suo partito: correrà da capolista nella sua città, in sostegno della corsa a sindaco di Paolo Orrigoni.
Le liste Il governatore correrà da capolista a Varese a sostegno del candidato sindaco Orrigoni