Corriere della Sera (Milano)

Amii Stewart s’inchina alla regina delle Supremes

Amii Stewart interpreta la stella delle Supremes in un musical dal gusto vintage

- di Valeria Crippa

«Ero ragazza quando scoprii in tv Diana Ross & The Supremes. Non mi sembrava vero che tre cantanti nere uscissero dalla chiesa e dal gospel per rivolgersi a tutto il pubblico, erano belle ed elegantiss­ime. Per me sono state un mito che ha imposto una nuova identità alla musica black». È un inno all’orgoglio nero lo spirito con cui Amii Stewart si cala nei panni di Diana Ross, carismatic­a leader del gruppo delle Supremes nell’America anni Sessanta. Abiti da sera attillati e minigonne glam in stile Mary Quant, caschetto rigorosame­nte liscio e laccatissi­mo, le tre pantere nere graffiaron­o con voce di velluto la cima della classifica Billboard Hot 100 e R&B grazie a dodici singoli prodotti dalla Motown Records e finirono nella Rock and Roll Hall of Fame.

«Le Supremes sono state le prime afroameric­ane a rompere le barriere delle classifich­e — prosegue la Stewart — e hanno spianato la strada ad artisti che, come me, hanno cominciato la propria carriera negli anni Settanta. In Italia non è facile vedere un bel muFrancesc­a sical, perché è un genere troppo americano. Perciò venite, si esce con il sorriso». La storia del trio rivive liberament­e nel musical «La via del successo- Dreamsiste­r’s», in scena da stasera al 21 aprile al Teatro Manzoni, attraverso l’interpreta­zione della Stewart, di Lucy Campeti e Haicha Touré (in scena si chiamano Karen, Mary e Frenchie). Alla sua seconda stagione, lo spettacolo, scritto da Tiziana D’Anella e Lena Sarsen con regia di Ezio Sanny, cavalca l’onda dei «rétro musical» dedicati a band dei Sixties, attingendo in parte al musical di Broadway «Dreamgirls» divenuto film nel 2006 con Beyoncé. A un altro celebre trio di voci nere si ispirava il film «Sparkle», di cui uscì un remake nel 2012 con Whitney Houston: «Ma quello non mi ha fatto impazzire, troppo hollywoodi­ano e superficia­le», ribatte la Stewart . «Oggi la “questione nera” è portata avanti dai rapper che sono però molto più ricchi. In una società consumisti­ca è difficile battersi per un’ideale, sei sempre distratto da troppe informazio­ni».

Oltre alle canzoni delle Supremes saranno riproposti, con orchestra in scena, alcuni successi di Aretha Franklin e Tina Turner. Contraltar­e maschile della storia, insieme al cantante Will Weldon Roberson e al ballerino Jean Michel Danquin, sarà il bel Sergio Muniz: «Interpreto il ruolo del giornalist­a Alain Coleman — spiega l’attore —, una sorta di David Letterman che lancia in tv le Supremes. Qui però non canto perché non sono al loro livello vocale».

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 ??  ?? Black power Il cast di «La via del successo», con Amii Stewart e Sergio Muniz
Black power Il cast di «La via del successo», con Amii Stewart e Sergio Muniz

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