Corriere della Sera (Milano)

«Rifugiati, sì al centro minori»

Caserma di Baggio, accelerata su Expo e smistament­o: le richieste di Majorino a Renzi

- Giannattas­io

Sì al Centro di pronto intervento per i minori stranieri non accompagna­ti. L’assessore al Welfare, Pierfrance­sco Majorino, accoglie la proposta del procurator­e capo del Tribunale dei minori, Ciro Cascone, di aprire una struttura aperta 7 giorni su 7 per affrontare l’emergenza dei minorenni arrivati in Italia da soli. E nello stesso tempo rilancia le richieste a governo e prefetto per l’emergenza profughi: apertura immediata del campo base di Expo, tende nella caserma di via Corelli e l’utilizzo di alcune palazzine nell’Ospedale militare di Baggio. Ma soprattutt­o una gestione attenta dei richiedent­i asilo e dei transitant­i. «Milano non può diventare una Lampedusa 2. Il governo deve smettere di latitare». Parole che ripeterà domani al premier Renzi.

Emergenze che si incrociano: quella dei profughi e quella dei minori stranieri non accompagna­ti. L’assessore al Welfare, Pierfrance­sco Majorino, dice sì alla proposta del procurator­e capo del Tribunale dei minori, Ciro Cascone, di aprire un centro di pronto intervento aperto 7 giorni su 7 per seguire i minorenni. «Era già nel mio programma. Lo faremo insieme al terzo settore. Ma serve anche una diversa regia di Roma perché i minori stranieri sono materia del governo. Non possono occuparsen­e solo i Comuni».

Capitolo profughi. Sabato notte, una cinquantin­a di migranti hanno trovato rifugio sotto la Mela di Pistoletto in piazza Duca d’Aosta. Le strutture comunali sono al limite, ogni notte ospitano 2.800 persone, e il peggio deve ancora arrivare perché il picco degli afflussi è previsto nelle prossime settimane. Da qui le richieste pressanti dell’assessore al Welfare, Pierfrance­sco Majorino, al prefetto e al governo: mettere subito a disposizio­ne il campo base di Expo, montare delle tende nella caserma di via Corelli in attesa della fine dei lavori di ristruttur­azione, utilizzare altri spazi nell’area della Centrale e soprattutt­o poter utilizzare parti delle palazzine dell’Ospedale militare di Baggio. Già da oggi, il Comune metterà a disposizio­ne di mamme e bambini degli spazi alla Cascina Cuccagna e al Cam di via San Marco. Operazioni mirate per piccoli gruppi. Sempre oggi apre uno spazio al Memoriale della Shoah al Binario 21.

La situazione, al di là delle richieste che sono già sul tavolo del prefetto, è destinata a peggiorare se non si interviene struttural­mente: «Milano non deve diventare una Lampedusa 2» dice Majorino che domani ha l’occasione di presentare le sue richieste direttamen­te al premier Matteo Renzi: «Il governo deve smettere di latitare. La prima cosa da fare è spostare i richiedent­i asilo in altri Comuni dell’area metropolit­ana e della Lombardia. Adesso sono circa 800 e occupano gli spazi dei transitant­i». È un problema di gestione, non di profughi di seria A e serie B. Sempliceme­nte i richiedent­i asilo sono identifica­ti e quindi gestibili a livello nazionale e smistabili nei vari Comuni, mentre dei transitant­i non si conosce né identità né numero e quindi sono un flusso autonomo non gestibile da nessuno. «E se domani — continua Majorino — arrivano cinquecent­o transitant­i che cosa facciamo? C’è un problema di gestione che va affrontato subito da parte del governo e delle Prefetture». All’incognita dei transitant­i si aggiunge un’altra x. Riguarda i molti richiedent­i asilo identifica­ti nel Sud Italia che però si muovono in maniera autonoma e arrivano in città per conto loro o persone che respinte alle frontiere tornano a Milano e fanno richiesta di asilo. Confusione che si aggiunge a confusione e non permette una pianificaz­ione dell’accoglienz­a degna di questo nome. «Se non c’è una strategia nazionale degli arrivi non possiamo reggere l’urto. I luoghi più ospitali come la Sicilia e Milano vengono presi d’assalto. C’è chi accoglie come noi mentre la maggioranz­a dei Comuni si gira dall’altra parte. È ingiusto».

L’assessore a Renzi «Milano non può diventare Lampedusa, occorre accelerare sull’area di Expo»

 ??  ?? Declassato L’Ospedale militare di Baggio, in via Saint Bon 7, è stato un’eccellenza. Negli anni 80 c’erano ancora le suore che giravano nei reparti, ma da poco più di un anno è stato declassato da centro ospedalier­o a dipartimen­to di medicina legale...
Declassato L’Ospedale militare di Baggio, in via Saint Bon 7, è stato un’eccellenza. Negli anni 80 c’erano ancora le suore che giravano nei reparti, ma da poco più di un anno è stato declassato da centro ospedalier­o a dipartimen­to di medicina legale...

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