Sala, sì al dialogo con l’opposizione «Ma non gettate fumo negli occhi»
Discorso del sindaco alla città. Piano per creare lavoro e apertura all’opposizione «Prima di tutto la legalità. In malafede chi confonde il campo base con Expo»
Il sindaco Sala fa il suo discorso alla città: apre all’opposizione e chiede collaborazione per il bene comune. Sull’emergenza profughi però attacca chi «getta fumo negli occhi» ai milanesi. Salvini non ci sta ed esce dall’aula.
Apre all’opposizione. Chiede una collaborazione per il bene comune della città e si dice pronto a rivedere il regolamento in senso an ti ostruzionistico. Si augura che il dialogo avvenga in aula e non attraverso comunicati stampa: «Questo non vuol dire cercare l’accordo a ogni costo, ma trovare una sintesi superiore che vada a reale vantaggio di Milano». Quando però tocca l’«emergenza profughi» il sindaco Giuseppe Sala non fa sconti a nessuno. «Sento illustri rappresentanti anche a livello nazionale del centrodestra continuare a gettare fumo negli occhi ai cittadini confondendo volutamente un campo attrezzato distante un paio di chilometri dall’area Expo. È sintomo di malafede e, soprattutto, è sintomo di una politica che continua a voler sopravvivere a furia di comunicati stampa senza nemmeno aver capito di cosa si parla!». Matteo Salvini si alza e esce dall’aula: «Finché racconta balle io esco a farmi un caffè perché mi disturbano le ennesime bugie di Sala».
Discorso alla città. Quello che Sala non era riuscito a fare nella prima seduta del nuovo Consiglio comunale. Milano che sfida il mondo e Milano che guarda ai suoi cittadini più sfortunati. Il cambio di copione rispetto alla «prima» è notevole. Discussione rilassata, pacata se non per quei 20 secondi di polemica. Ma anche in quel frangente, sia prima, sia dopo, Sala aveva aperto all’opposizione: «Dobbiamo affrontare il tema dei profughi. Si deve lavorare insieme. A meno che ci verranno opposti solo dei “no”. In quel caso io sarò sempre al fianco del prefetto». Sala ringrazia Pisapia ma ringrazia anche Stefano Parisi per il contributo dato in campagna elettorale, presenta le sue priorità e non nasconde una grande ambizione: «Vogliamo essere l’antidoto all’antipolitica». All’«ossessione» periferia ne aggiunge un’altra: quella per il lavoro, soprattutto giovanile: «Promuoveremo un piano organico per la generazione di occupazione». Altra priorità, quella della crescita sostenibile della città. Anche qui l’asticella è alta: «Dobbiamo guadagnare la leadership internazionale e la rigenerazione parte dagli scali ferroviari». Legalità: «Viene prima di tutto — dice Sala —. Il contrasto alle mafie e la lotta alla corruzione saranno al centro della nostra azione». E annuncia che il Comitato per la legalità presieduto da Gherardo Colombo (che ieri era a Palazzo Marino per incontrare il sindaco) partirà a fine mese. Altro tema caldo è quello della sicurezza: «Nessuno sottovaluta o ha mai sottovalutato il problema. Intendiamo dedicare alla sicurezza più uomini, più tecnologia e più capacità di coinvolgere le associazioni». Seguendo due principi: l’accoglienza e il rispetto delle regole.
C’è infine il capitolo che oggi Sala affronterà con il premier Matteo Renzi: Brexit. «O Milano, con l’aiuto del governo, è in grado di essere attrattiva o altri Paesi vinceranno questa battaglia. Il governo deve muoversi su Bruxelles e noi dobbiamo fare la nostra parte e subito creare una struttura che risolva i problemi di chi vuole venire qui a Milano».Una proposta lanciata da Parisi.
Accoglienza Alcuni del centrodestra gettano fumo negli occhi dei cittadini È sintomo di malafede confondere il campo base con l’area Expo Priorità L’ossessiva volontà di generare nuove opportunità di lavoro sarà la linea guida della nostra attività nei prossimi cinque anni Infiltrazioni Contrasto alle mafie e lotta alla corruzione saranno al centro della nostra azione A fine mese il Comitato di Gherardo Colombo