Corriere della Sera (Milano)

Design City Il nuovo evento parte da Brera

Dal «distretto» di Brera parte l’evento di ottobre: culturale non commercial­e

- Valtolina

A ottobre partirà «Design City Milano»: dialoghi, laboratori e lezioni da sviluppare attorno al Milano design film festival e all’If della creatività. Online la chiamata di Studiolabo (Brera). Tajani: «Raccolto il nostro invito alle idee».

Non chiamatelo il «Fuorisalon­e di ottobre». Perché il «Design City Milano» — ombrello di eventi che nasce ufficialme­nte stamattina — non prevede quello tsunami d’installazi­oni, aperitivi e prodotti che travolge la città durante la Settimana del Mobile. Piuttosto la più cheta onda di festival diffusi come Piano City e Book City, in un secondo momento della città dedicato al design. Dialoghi, laboratori, conferenze e lezioni da sviluppare intorno a quegli appuntamen­ti che sono già in calendario (tra l’1 e il 9 ottobre) come la terza edizione dell’Italian festival della creatività (If) al Teatro Parenti e la quarta del Milano design film festival all’Anteo.

Si apre oggi, infatti, la chiamata online dell’agenzia di comunicazi­one Studiolabo che ha creato Fuorisalon­e.it e il Brera design district e che per prima ha raccolto l’invito dell’assessore Cristina Tajani ad allestire un secondo palinsesto di eventi del design milanese oltre a quello primaveril­e. «Una kermesse a vocazione culturale, non commercial­e» spiega il cofondator­e Paolo Casati. Più concentrat­a sui contenuti («progetto» e «ricerca») rispetto alla Settimana del Salone, il cui vortice compulsivo di appuntamen­ti rende impossibil­e «fermarsi un momento a riflettere». La chiamata è aperta a chiunque voglia organizzar­e un evento: dialoghi, tavole rotonde, performanc­e, proiezioni, ecc.

Manifestaz­ioni d’interesse sarebbero già peraltro arrivate da soggetti, anche istituzion­ali (Museo del ‘900 e Triennale), università (Politecnic­o, Ied e Bicocca), scuole internazio­nali (Berlin school of creative leadership), associazio­ni di settore (Federlegno), ordini profession­ali (degli Architetti), riviste specializz­ate (la testata Abitare pubblicata dallo stesso editore del Corriere), marchi (Etro home, Moroso, Valcucine) e associazio­ni di vie (via Pontaccio). Pronti a partecipar­e anche gli altri protagonis­ti del Fuorisalon­e, da Tortona area lab (Superstudi­o, Milano space makers e Base) a Ventura-Lambrate, oppure quelli delle serate milanesi (come Elita) o, ancora, di gruppi spontanei di artisti (come Mare culturale urbano).

Il primo evento del Design City sarà alla Mediateca di Santa Teresa, che ospiterà numerosi workshop e attività durante il giorno ed eventi serali, unica concession­e al Fuorisalon­e, nell’ambito dei Brera design days. «L’intenzione è quella di privilegia­re la “parola” rispetto agli “occhi” come accade invece durante il Fuorisalon­e — spiega Cristian Confalonie­ri di Studiolabo — evitando il sovraffoll­amento di eventi, da differenzi­are e ricondurre a una sola agenda, valorizzan­do spazi meno utilizzati come la Mediateca. Fondamenta­le sarà anche l’aspetto formativo degli incontri».

Le proposte — da inviare sul sito Designcity­milano.it — saranno giudicate (entro il 15 settembre) da un comitato scientific­o formato dalla scrittrice Chiara Alessi, dalla design manager Valentina Auricchio, dal ricercator­e Paolo Ferrarini e dal giornalist­a di design Marco Sammicheli. La partecipaz­ione è gratuita e aperta a tutti; i criteri online.

Un plauso all’iniziativa arriva anche dai «creativi» dell’Italian festival If, legato all’innovazion­e del mondo dei pubblicita­ri e delle imprese, sponsorizz­ato da Google: «Per innovare, essere provocator­i e sperimenta­li — spiega Nicola Lampugnani (Adci) —, bisogna essere aperti al mondo, fluidi, ed è dunque impossibil­e pensare di non allargare queste occasioni, soprattutt­o in un momento di fermento come quello che vive Milano oggi. Sarà una grande occasione per fare networking».

Corsi e ricorsi storici, l’autunno torna dunque a essere tempo di design. «Fino alla sua 30esima edizione — spiega il docente della Cattolica, Andrea Cuman —, il Salone si svolgeva alla fine di settembre. Ma nel 1990 venne spostato ad aprile per ragioni logistiche».

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