Dal palco all’alta cucina Il diploma dei magnifici 100
Esposti i primi tabelloni nelle scuole, ed ecco un manipolo di portentosi 100. Le lodi per ora si contano su una mano, ma fa il pieno il classico Berchet. «Gli studenti sono preparati e hanno tante passioni», si inorgoglisce il preside. A breve, tutti i ventiduemila maturi vedranno pubblicati i risultati.
Esami al capolinea: primi tabelloni pubblicati nelle scuole, ed ecco un manipolo di portentosi 100 (soprattutto dalle studentesse). Mentre le lodi, più difficili da ottenere dopo la legge Gelmini, in questo primissimo scorcio di risultati si contano sulle dita di una mano. L’anno scorso uno su trecento ha conquistato l’encomio. Come sarà il bilancio finale del 2016? Per ora a bocca asciutta gli scientifici Einstein e Bottoni, il classico Carducci , il tecnico Feltrinelli. E ancora Lagrange e Severi. Mentre brilla il Berchet: «Su 135 maturati, quattro hanno avuto 100 e lode. E poi otto escono con 100, diciotto con un voto tra il 91 e il 99 — si inorgoglisce il preside, Domenico Guglielmo —. Gli studenti sono preparati, hanno tante passioni e potranno scegliere qualunque tipo di facoltà».
In generale sembrano calate le bocciature, e i voti in media sono più alti. Forse merito, anche, dei docenti di potenziamento, arrivati a metà anno scolastico con il piano di assunzioni del governo Renzi e utilizzati su attività di laboratorio, recupero e approfondimento.
Chi ha avuto il top dei voti avrà la strada spianata: facilitati ai test d’ingresso delle varie università, beneficiati da bonus sulle rette e qualche borsa di studio. «Ma chiunque abbia preso più di 90 è stato bravissimo — rimarca Guglielmo —. E in generale tutti ci hanno messo il massimo impegno».
Dei ventiduemila studenti passati alle forche caudine dell’esame più temuto (e amato) della vita, più di un terzo conosce il suo risultato. E molti, con un sospiro di sollievo, partono in vacanza.