Un numero unico per il soccorso estivo ai «pet»
Automobili e balconi possono diventare trappole mortali. Risponde il Corpo forestale
animali incustoditi nelle autovetture o sui balconi assolati.
In questo periodo in città può capitare di imbattersi in animali in difficoltà e l’attenzione deve essere alta: il caldo complica e acuisce tutti i problemi e in città ci sono meno persone e quindi una minor possibilità per un animale in difficoltà, abbandonato, ferito o malato, di essere soccorso. In Italia non esiste ancora un numero unico che si occupi di fornire aiuto a tutte le specie animali in difficoltà. E troppo spesso, il cittadino attento è costretto a impiegare molto tempo per avere un risultato, combattendo fra i moltissimi no e altrettanto frequenti tentativi di dribblare le proprie competenze.
L’unico numero nazionale attivo è il 1515 del Corpo Forestale dello Stato, a cui vanno anche segnalati tutti gli incendi boschivi, ma il loro intervento si limita, con qualche difficoltà operativa, alla fauna selvatica e agli animali esotici o pericolosi. Per i domestici in ogni bacino d’utenza dovrebbe essere attivo, il condizionale è d’obbligo, il servizio di soccorso, quasi mai pronto, attuato dalle ASL, ora ATS, del territorio. Non esistendo un numero unico la ricerca deve passare tramite le Polizie Locali e i Carabinieri, sperando che gli interlocutori, non sempre sensibili, abbiano voglia di essere davvero d’aiuto senza rimbalzare il cittadino verso numerose e ignote mete. Restano poi le associazioni protezionistiche, il tanto decantato volontariato, che fanno quel che possono per sopperire alle carenze pubbliche e alla disinformazione ma che certamente non sono in grado di assorbire tutte le richieste dei cittadini, che anziché protestare contro le inadempienze della pubblica amministrazione spesso finiscono con il prendersela con chi ha fatto ben più di quanto avrebbe potuto e certo dovuto, sotto il profilo dell’obbligo d’intervento.
Un’ultima raccomandazione: non credete alle favole che viaggiano sempre veloci sulla rete. Non esistono i tanto sbandierati numeri verdi o di altri colori per la segnalazione di animali feriti o in difficoltà; se andate in vacanza, le difficoltà di ottenere aiuto cresceranno proporzionalmente al vostro avvicinarsi alla linea dell’equatore: se il Nord non è un paradiso il Sud d’Italia è purtroppo un vero inferno per gli animali in difficoltà.