Monza, troppi furti nelle scuole Tornano controlli e allarmi
Nuovi assalti dopo la ventina dello scorso anno. Intervento da 140 mila euro
Dopo un anno di totale blackout per motivi economici, l’ amministrazione monzese è riuscita a trovare i soldi per riattivare gli impianti antintrusione delle nove scuole di proprietà comunale. Durante l’approvazione del Bilancio di previsione avvenuta la scorsa primavera, l’assessore alle Opere pubbliche, Antonio Marrazzo, ha raggranellato i 140 mila euro necessari per effettuare una ricognizione degli impianti dopo un anno di inattività e, poi, per affidare a un’agenzia privata di vigilanza il compito di intervenire in caso di allarme. E proprio la scorsa settimana la scuola media Bellani di via Foscolo ha già avuto modo di testare l’efficacia del nuovo appalto sicurezza: uno o più malviventi, probabilmente all’oscuro della riaccensione degli impianti il 1° luglio, ha cercato di forzare una delle finestre. Oltre agli spiccioli delle macchinette del caffè, nelle scuole viene spesso custodito materiale informatico di valore e vari generi alimentari. Questa volta l’allarme è scattato e sul posto sono piombati nel giro di pochi minuti i vigilantes e la polizia. I ladri erano già scappati, senza però portare via nulla.
«Fa piacere vedere che alle parole sono seguiti i fatti — commenta Massimo Granata, preside della Bellani —. Affrontare un altro anno scolastico senza alcun tipo di protezione sarebbe stato molto complicato».
Nell’anno appena trascorso i casi di furti o tentati furti sono stati una ventina, gli ultimi dei quali proprio sul finire dell’anno scolastico, quando i ladri hanno preso di mira cinque strutture: asilo nido Cazzaniga, scuola dell’infanzia Modigliani e scuole primarie Anzani, Citterio e Zara. Cinque incursioni che, oltre al materiale rubato, sono costate alle casse comunali 6 mila euro di danni causati a porte, finestre e serrature. La decisione del Comune di tagliare l’appalto di sicurezza risale allo scorso 4 agosto con una circolare che stornava sulle scuole la responsabilità di custodire pc, tablet e tutto il resto del materiale didattico in dotazione.
«Qui è in gioco il diritto allo studio dei ragazzi» avevano protestato i presidi, spedendo lo scorso maggio al sindaco, Roberto Scanagatti, una lettera con accuse alla giunta di scarsa attenzione per la decisione di tagliare l’appalto sicurezza, ma anche l’inadeguatezza degli interventi di manutenzione causa di uno stato di degrado crescente. In risposta, l’assessore Marrazzo, che ha appena comunicato ai presidi il rinnovo dell’appalto, cita un dato su tutti: i 14 milioni di euro che l’amministrazione ha speso fra 2015 e 2016 per le scuole. «Una somma simile — commenta — non veniva stanziata nemmeno ai tempi d’oro. I 100 mila euro per riattivare gli impianti sono un passo importante, ma stiamo già lavorando affinché l’appalto venga rinnovato anche per l’anno scolastico 2017-2018».
La settimana scorsa i vigilantes hanno sventato un‘intrusione alla media Bellani