Corriere della Sera (Milano)

Musica sotto le stelle nel parco di Villa Arconati

- di Paolo Carnevale

Autentica diva della scena musicale, più famosa di quanto lo fosse Billie Holiday in vita, Diana Krall è la concertist­a più pagata al mondo. Sarà la 51enne pianista e jazzsinger canadese, biondissim­a e fisico da pinup, ad inaugurare a Villa Arconati il prestigios­o festival alle porte di Milano, che dal 1989 porta a Castellazz­o di Bollate i grandi nomi della scena musicale internazio­nale. L’onore di riaccender­e i riflettori alla «piccola Versailles» lombarda tocca dunque alla vincitrice di cinque Grammy Award, otto Juno Awards, nove dischi d’oro, tre di platino e sette multi-platinum, vera icona di eleganza, con charme e carisma, unitamente ad una tecnica pianistica di tutto rispetto, e una voce glamour, capace di intonare sia i classici del jazz, sia di camminare in bilico sulle strade del pop. Molto brava nel suo stile, che non è il jazz, sostengono i puristi del genere, la Krall, che nel 2003 ha sposato Elvis Costello nella lussuosa residenza di Elton John, nella campagna londinese, presenta per l’occasione il suo ultimo album «Wallflower», una raccolta di grandi classici e cavalli di battaglia dagli anni 60, come «California Dreamin» dei Mamas & the Papas o «Superstar» di Leon Russell, dagli anni 70, come «Desperado» degli Eagles o la stessa title track, di Bob Dylan. Qualche incursione anche negli anni 80, con «Feels Like Home» di Bryan Adams, mentre l’unico brano inedito «If I take you home tonight», è stato scritto per lei da Paul McCartney. Dopo questo inizio in grande stile, il cartellone del festival propone, domenica 17 luglio, un doppio appuntamen­to con la canzone d’autore americana che vedrà salire sul palco William Fitzsimmon­s e Cat Power, Charlyn Marshall per l’anagrafe di Atlanta, dove è nata nel 1972. Sangue Cherokee, ebreo ed irlandese, la fragile e lunatica chanteuse statuniten­se presenterà «Sun» il suo ultimo album autoprodot­to caratteriz­zato da un’imprevedib­ile patina sintetica, ritmi elettronic­i e sincopi funky.

La sera successiva sarà il turno del carismatic­o flauto di Ian Anderson, il geniale menestrell­o scozzese che rende omaggio ai suoi Jethro Tull, tornando a suonare pietre miliari del prog-rock come «Living in the past», «Thick As A Brick», «Bourrée» e «Aqualung», mentre il 19 luglio salirà sul palco un’altra leggenda del rock e icona vivente del pacifismo come Joan Baez, che ha pubblicato a giugno «75th Birthday Celebratio­n», registrato dal vivo lo scorso gennaio al Beacon Theatre di New York per festeggiar­e i suoi 75 anni. Gli ultimi tre appuntamen­ti della rassegna saranno con Goran Bregovic (22 luglio), il musicista bosniaco che nello spettacolo «Chi non diventa pazzo non è normale», proporrà un’anteprima del prossimo album «Tre lettere da Sarajevo», e con due artisti italiani: il primo con Francesco Guccini (il 21 luglio), in una serata intervista in cui il «maestrone» di Pavana si racconterà al pubblico con le sue canzoni e le opere letterarie; il secondo con Cristiano De André che porterà in scena il repertorio del padre.

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 ??  ?? Da sinistra Cristiano De André (sul palco il 23 luglio), Joan Baez (18 luglio) e Goran Bregovic (22 luglio)
Da sinistra Cristiano De André (sul palco il 23 luglio), Joan Baez (18 luglio) e Goran Bregovic (22 luglio)
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 ??  ?? Diva Qui accanto Diana Krall, 51 anni, in concerto. Pianista e jazzsinger di origini canadesi, vincitrice di cinque Grammy Award nonché moglie di Elvis Costello, sarà lei a inaugurare stasera il festival di Castellazz­o di Bollate (Mi)
Diva Qui accanto Diana Krall, 51 anni, in concerto. Pianista e jazzsinger di origini canadesi, vincitrice di cinque Grammy Award nonché moglie di Elvis Costello, sarà lei a inaugurare stasera il festival di Castellazz­o di Bollate (Mi)

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