«Idee e ricerca, il nostro invito è stato raccolto»
L’idea di creare un secondo appuntamento per il design a Milano l’aveva lanciata lei, l’assessore Cristina Tajani, prima durante il Salone, e poi anche in campagna elettorale. «È arrivato il momento di coordinare gli eventi per creare un’altra settimana orientata alla ricerca e alla riflessione sul futuro del design e dell’architettura» aveva detto l’aprile scorso.
Assessore, Milano ha risposto al suo appello...
«I responsabili di Studiolabo e Brera design district sono stati i più veloci a raccogliere il mio invito a costruire un momento dedicato alla cultura del progetto e alla ricerca».
Da cosa è nata l’idea di questo «momento»?
«Ci sembrava giusto che si formasse una massa critica organizzando un evento coordinato tra le varie realtà della città in un periodo dell’anno in cui esistono altre proposte legate ad architettura e design come quella dei pionieri del Milano design film festival».
Ora cosa farà il Comune ?
«Quest’anno, a causa delle elezioni, non ci sono stati i tempi per intervenire: ci limiteremo a un coordinamento “soft”. Ma per i prossimi anni ci prendiamo l’impegno di costruire una regia puntuale che riguardi anche i contenuti da affrontare durante quei giorni, nel merito e nella cornice».
In pratica, come si traduce questo coordinamento?
«Stiamo valutando insieme con gli uffici tecnici un avviso pubblico per chi volesse proporre iniziative culturali. Non abbiamo disponibilità economiche dunque offriamo un palinsesto unico e un impegno di comunicazione, come un calendario sul sito del Comune e iniziative mediatiche e sui social network. Il modello è quello del Fuorisalone, con la delibera di patrocinio».
Ma le idee, in Italia, troppo spesso non sono retribuite...
«Sappiamo che il lavoro cognitivo è spesso sottopagato. Milano è la capitale di queste attività che abbiamo provato a sostenere con incentivi, dai coworking alla sharing economy. Ma in mancanza di strumenti normativi possiamo evitare il “cognitariato”, il precariato cognitivo, solo con una “moral suasion” politica».
L’iniziativa Importante costruire un altro momento dedicato alla cultura del progetto aperto a tutte le realtà Il patrocinio Stiamo preparando un avviso pubblico: offriremo i social network del Comune e un’agenda unica Il futuro Per gli anni prossimi svolgeremo un ruolo di regia E faremo moral suasion sul “precariato cognitivo”