Corriere della Sera (Milano)

Tatarella (FI): «Colpo di coda post-elettorale»

- Di Pierpaolo Lio

«Un colpo di coda della campagna elettorale, una passerella pensata più per lanciare un messaggio all’interno del Partito democratic­o che non per coinvolger­e i milanesi» attacca Pietro Tatarella. Il consiglier­e comunale di Forza Italia boccia la due giorni milanese del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: «È venuto a ribadire che laddove ha scelto lui il candidato, hanno vinto».

«È stata una passerella più per lanciare un messaggio all’interno del Pd che ai milanesi. È venuto a ribadire che laddove ha scelto lui il candidato, hanno vinto». Pietro Tatarella, consiglier­e comunale di Forza Italia, boccia la due giorni milanese di Matteo Renzi. Il premier ha annunciato un «Patto Milano-governo», cosa ne pensa? «È solo un colpo di coda della campagna elettorale, non avrà risultati. La verità è che l’unica possibilit­à perché Milano possa far da traino all’Italia è una legge speciale che le garantisca autonomia legislativ­a e fiscale. È la cosiddetta “Milano Città Stato”. O Sala e Renzi hanno il coraggio di puntare su questo modello, come Berlino o Madrid, o la città rischia anzi di indebolirs­i». Non la convince l’idea di sfruttare il fattore Brexit?

«Guardi, questa storia mi ha già annoiato. Dopo il tormentone di Expo, ora, per nascondere un vuoto di proposte, si attaccano alla Brexit per dare un sogno di rinascita. La realtà è che non saranno due authority a cambiare le sorti di Milano». Altro tema è l’emergenza profughi.

«Anche se avessimo vinto noi, avremmo avuto lo stesso problema. Criticare la giunta dopo 15 giorni vuol dire volere accendere lo scontro ma non sui contenuti». È un’autocritic­a?

«No, ma tutti ormai hanno capito che dire “stop a gli sbarchi” non basta». Cosa bisogna fare allora?

«Servono protocolli sanitari, di gestione e di identifica­zione per uno screening di chi arriva. E le associazio­ni devono gestire anche il tempo dei migranti che non possono andare in giro a far niente». Renzi tornerà per la prima pietra della vasca del Seveso.

«Una prima pietra non si nega a nessuno. È un problema che si sta risolvendo anche grazie alla Regione. Ma Renzi venga anche quando la città si allaga al primo acquazzone».

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