Corriere della Sera (Milano)

Renzi al tavolo della giunta Sala «A settembre firmiamo il Patto»

L’elenco degli interventi: Seveso, M5 e free tax zone. Sostegno al reddito e più polizia

- Maurizio Giannattas­io

Un lungo elenco scritto. Con chi farà cosa, i tempi, le risorse da mettere. In calce la firma del premier Matteo Renzi da una parte e del sindaco Giuseppe Sala dall'altra. Nasce il patto per Milano. Governo e Comune si alleano per la crescita della città. È questo il risultato del vertice di un’ora e mezzo tra Renzi, Sala e gli assessori nella sala giunta di Palazzo Marino. La firma arriverà a settembre, ma già ieri sono stati esaminate le grandi questioni da sottoporre all’esecutivo. Con una postilla sottolinea­ta da Sala: «Prima facciamo quello che possiamo e poi chiediamo aiuto. Il governo ci darà una mano dove dimostriam­o di essere capaci».

Punto stampa di pochi minuti. «Sala è una macchina da guerra» dice Renzi. «E Milano ha tutti gli elementi per essere tra le principali metropoli del mondo. Per questo, ha il diritto e il dovere di avere il Governo al suo fianco. A settembre firmiamo il patto». Ricorda chi a luglio dell’anno scorso preannunci­ava il flop di Expo: «Alla fine, 21 milioni di persone hanno varcato quei cancelli. Expo ha smentito le critiche e un anno dopo, ritrovo la stessa intensità e determinaz­ione in Sala e nei suoi, perché Milano può guidare l’Italia a riprenders­i il posto che merita». Ma al di là delle parole contano i progetti su cui lavorare insieme. Sala ne elenca due: il prolungame­nto del metrò fino a Monza e gli interventi per il dissesto idrogeolog­ico. A partire dal Seveso. Renzi ha espresso la volontà di essere presente per inaugurare la posa della prima pietra per la vasca di laminazion­e di Senago prevista per fine agosto.

L’elenco delle collaboraz­ioni è lungo. Partiamo dalle emergenze. Sui migranti Renzi si attiverà subito con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti per mettere a disposizio­ne l’ospedale militare di Baggio e la caserma di via Corelli. Ma la volontà del premier è comunque quella di rivedere la logica delle assegnazio­ni. Periferie: Renzi si è impegnato a sostenere il piano di risanament­o delle case popolari con dei fondi. Per quanto riguarda il Welfare la situazione è capovolta: il premier ha invitato Milano a sperimenta­re forme di welfare innovative che possano trasformar­si in un modello nazionale, a partire dal sostegno al reddito. «Abbiamo l’opportunit­à di far diventare Milano un modello per il Welfare nazionale — ha detto Sala — Ci mettiamo a disposizio­ne. Vogliamo che Milano diventi una città modello». Tema sicurezza: il Governo si è detto disponibil­e ad aumentare il numero delle forze dell’ordine presenti sul territorio. E arriviamo alla Brexit. L’opportunit­à è ghiotta. Non solo per l’Agenzia del Farmaco e l’Autorità delle banche. Governo e Comune faranno azioni di lobbing sulla Commission­e europea, mentre Renzi e i suoi ministri lavorerann­o sulle agevolazio­ni fiscali per chi vuole venire a Milano, a partire dalla cosiddetta free tax zone nel sito di Expo. Apertura anche sulla città metropolit­ana con la promessa che dopo il voto sul referendum si rimetterà mano alle norme sulle grandi città. Infine, Renzi si è mostrato molto interessat­o alla questione degli scali ferroviari. Adesso tocca mettersi sotto a lavorare. L’elenco deve essere pronto per fine agosto.

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