Un manager della società della Fiera: «Ho certe registrazioni...»
Nelle intercettazioni l’ombra di ricatti incrociati tra i dirigenti della spa commissariata dai magistrati
«...Son tutti da mettere dentro!...Io ho registrato alcune telefonate...Questi qua ti dicono di quelle robe al telefono...».
Nolostand spa, la società interamente controllata da Fiera Milano spa che realizza gli allestimenti fieristici e che una settimana fa è stata messa per 6 mesi in «amministrazione giudiziaria» dai magistrati milanesi quando hanno arrestato gli amministratori di fatto della Dominus, cioè del consorzio che in tre anni ha fatturato 18 milioni con Nolostand, è in grado (al pari della stessa controllante Fiera Milano spa) di fare pulizia al proprio interno? L’interrogativo aleggia non solo perché, dopo la temporanea sospensione dalle funzioni venerdì del non indagato direttore tecnico di Nolostand spa, in teoria motivata dalla possibile violazione del codice etico, la società controllata e la stessa Fiera Milano spa non paiono aver più proposto l’adozione di alcuna misura; ma anche perché si intravedono ben curiosi retroscena in talune sfumature che si colgono nelle intercettazioni.
Il 14 marzo scorso, ad esempio, proprio Enrico Mantica, direttore tecnico ed ex amministratore delegato di Nolostand spa, nel parlare con Liborio Pace (uno dei padroni di fatto della Dominus, e uno dei 3 arrestati ai quali è contestata anche l’aggravante di aver agevolato Cosa Nostra), fa un discorso che il brogliaccio degli inquirenti sintetizza così: in alcune altre vicende aziendali, «Mantica ipotizza l’esistenza di profili di illiceità, tanto che si era addirittura convinto a registrare alcune conversazioni intercorse verosimilmente tra il vecchio e il nuovo quadro dirigenziale».
In effetti il manager nell’intercettazione si sfoga: «...Son tutti da mettere dentro!...Io ho registrato alcune telefonate tra quello vecchio e questo qua nuovo...ma porca di quella...ma mi viene da ridere! Questi qua ti dicono di quelle robe al telefono...che fanno paura..ragazzi!...C’è qualcuno che mi ha detto “io domani vado a parlare con Tizio, con Caio e Sempronio e lo faccio rimuovere da lì”». Qualcosa del genere affiorava anche in una nota dei carabinieri di Rho su confidenze che uno scomparso generale (entrato poi nella Security aziendale) avrebbe appreso nel novembre 2013. Ad esempio sul fatto che «Mantica era solito registrare le telefonate» con qualche dirigente della Fiera che gli «imponeva condizioni e scelte non condivise»; sul fatto che i veri padroni della Dominus scarl «obbligavano le varie imprese consorziate a impiegare lavoratori forniti dalla Job Service, nonché a utilizzare determinati prodotti durante l’installazione degli stand espositivi», come per la vernice per la quale «sarebbe stata imposta quella fornita da una ditta del trapanese».
Impiegati Indizi fanno pensare anche a lavoratori e prodotti imposti dai privati arrestati Illeciti Le prime voci su illeciti arrivate ai carabinieri di Rho sin dal novembre del 2013