Corriere della Sera (Milano)

Dopo Expo, Maroni accusa E la Statale minaccia il ritiro

Il presidente della Regione: «Schiaffo a Sala»

- Pierpaolo Lio

A Renzi interessa solo Human Technopole». Il giorno dopo la notizia del mancato finanziame­nto del governo, Roberto Maroni parte all’attacco: «Renzi ha disfatto tutto il lavoro che aveva fatto il ministro Martina e lo schiaffo è al sindaco Sala, che sabato era in piazza con lui». Il governator­e esprime «enorme preoccupaz­ione» perché «il problema è davvero grosso. E francament­e io non mi fido più».

La Statale intanto minaccia il ritiro: «Se i soldi non arrivano dalla manovra addio campus».

Il giorno dopo la beffa dei fondi Expo, è Maurizio Martina a provare a rassicurar­e Milano. Il ministro all’Agricoltur­a, da sempre interfacci­a del governo sull’evento universale, garantisce sulla buona volontà dell’esecutivo. «Gli impegni del governo per gestire con le altre istituzion­i la complessa attività del post Expo — afferma — sono indiscutib­ili e continuera­nno».

Lo smacco per i soci locali non svanisce, però. E anche il rettore della Statale Gianluca Vago confessa lo stupore per l’improvvisa sparizione di quei due articoli della legge di Stabilità che avrebbero dovuto mettere sul tavolo le risorse necessarie alla società Expo per evitare di portare i libri in tribunale (9 milioni di euro) e all’ateneo per l’avvio del trasferime­nto del campus (8 milioni). Tanto da ribadire che o si trova il modo di far riapparire i finanziame­nti o il progetto di trasloco delle facoltà scientific­he sull’ex sito espositivo può andare in soffitta.

La nota della Statale è chiarissim­a: «Per il campus è necessario un impegno complessiv­o valutato tra i 350 e i 380 milioni di euro. La Statale può sostenere, con fondi propri, i due terzi della spesa. Si rende necessario quindi un cofinanzia­mento pari a circa 130 milioni. Per la responsabi­lità dovuta in primo luogo alla comunità universita­ria confermiam­o quanto deliberato in luglio; se questo sostegno non si concretizz­erà entro il termine di approvazio­ne definitiva della legge di Stabilità, la Statale non potrà che ritirare, con rammarico, la manifestaz­ione di interesse avanzata alla società Arexpo».

Martina sottolinea però gli sforzi già messi in campo da Roma: dall’ingresso in Arexpo, al via libera alla prima fase del progetto Human Technopole. Allo stesso tempo «il governo conferma l’interesse strategico per il progetto del campus della Statale di Milano che troverà il suo specifico sostegno pluriennal­e, come da lavoro comune con la Regione e sentito il Comune, nell’ambito del Patto tra governo e Lombardia in corso di redazione in queste settimane. Proprio per sostenere in modo specifico il campus ci saranno risorse aggiuntive dalla programmaz­ione dei fondi europei di coesione e sviluppo».

Altro capitolo: i conti della società Expo. A Palazzo Chigi si lavora alla strada da seguire per salvare la spa dal fallimento. «Tutti i provvedime­nti per la liquidazio­ne definitiva di Expo spa sono seguiti con grande attenzione — spiega Martina— ed entreranno in provvedime­nti già in corso di discussion­e». Tre le opzioni ora allo studio: un maxiemenda­mento alla manovra finanziari­a; un decreto legge ad hoc (ipotesi inizialmen­te scartata ma ora tornata in auge); un emendament­o al decreto fiscale già in Parlamento.

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