Statale, missione in Africa «Insegniamo l’agricoltura»
Trasferta in Sierra Leone per creare Agraria Cinquanta gli studenti tra aratri e irrigazione
Niente acqua corrente, l’elettricità per poche ore con un generatore, connessione Internet solo via satellite. E meno di venti gli studenti iscritti. Così è partito nel 2012 il progetto della Statale: avviare una facoltà di Agraria in Sierra Leone, all’università di Makeni. Fra un mese i primi diciassette laureati, diploma in Scienze agrarie e alimentari, corso di quattro anni, interrotto per l’emergenza Ebola ma ora concluso. Iniziativa tutta milanese, perché se i docenti sono della Statale, il piano è finanziato da una onlus privata di Rescaldina, la St Lawrence Foundation.
I professori dell’Università degli Studi a Makeni hanno svolto 960 ore di lezione, esercitazioni, laboratori, tutoraggio. E il progetto va avanti. La facoltà dell’università africana oggi ha cinquanta studenti iscritti al corso e i due atenei insieme con la fondazione sono pronti a definire una nuova convenzione per il prossimo quadriennio.
Intanto presentano il primo bilancio del progetto. «Sono state superate difficoltà notevoli legate alle condizione del Paese che è fra i più poveri al mondo, abbiamo adattato gli standard europei», dice Marco Fiala, professore di Ingegneria agraria e coordinatore del piano per la Sierra Leone. Il corso di laurea, preparato a Milano dal piano di studi agli esami, «è orientato sulle produzioni agricole a pieno campo in un Paese dove si coltiva principalmente riso», spiegano alla Statale. E racconta Fiala, più volte in trasferta a Makeni: «Siamo partiti dall’aratro, perché lì il terreno si prepara ancora con la zappa e si semina a spaglio. Si è lavorato sull’utilizzo delle macchine agricole come sulle tecniche di irrigazione e sull’uso dei fertilizzanti ma anche sulla gestione di un’impresa agricola».
Il progetto è avviato ma servono più infrastrutture all’università di Makeni, dicono i docenti impegnati in Sierra Leone. «La connessione Internet è uno dei limiti. Il laboratorio scientifico è molto elementare, la biblioteca ha pochi volumi e c’è un’unica aula computer».
Nel progetto di cooperazione la Statale ha impegnato quattordici docenti della facoltà di Agraria di Milano. Nei primi due anni professori, ricercatori e assegnisti hanno seguito gli studenti e affiancato i docenti. Poi per l’epidemia di Ebola scuole e università in tutto il Paese sono rimaste chiuse un anno e il corso è ripartito soltanto nella seconda metà del 2015, con docenti dell’università di Makeni e supervisione da Milano.
Obiettivo della fase due è formare qui i docenti dell’ateneo africano «perché il traguardo è l’autonomia della facoltà di Agraria di Makeni», dice Stefano Corsi, ricercatore di Economia Agraria, impegnato nel progetto. «Dall’università della Sierra Leone gli studenti verranno a seguire i corsi alla Statale. E si valuta anche l’apertura di una scuola di dottorato per la formazione post laurea».