«Legalità e diritti vanno insieme In certe aree bisogna fare di più»
Aveva ragione Letizia Moratti allora? I militari in città servono davvero, assessore Pierfrancesco Majorino?
«La presenza dei militari era nel programma del centrosinistra e di Beppe Sala, per cui davvero non capisco questo clamore. C’è però una differenza sostanziale tra noi e la destra: per loro l’esercito è la soluzione di tutti i mali, per noi solo un tassello di un mosaico d’interventi. La nostra priorità è il recupero delle periferie. La contrapposizione tra sicurezza e inclusione è però ridicola, noi abbiamo bisogno di legalità e diritti insieme».
A Milano i reati sono in calo: chiedere i militari non significa in qualche modo accreditare un’immagine falsa della città?
«Non mi preoccuperei troppo dei messaggi se i militari consentiranno a polizia e carabinieri di svolgere meglio il loro lavoro. I reati sono in calo e questa è un’evidenza che non può che farci piacere, ma è altrettanto vero che in alcuni quartieri della città bisogna fare di più».
Il ministro Alfano ha riconosciuto che Milano ha già fatto la sua parte e che quindi non arriveranno più profughi. Soddisfatti?
«Un passo avanti che però non basterà, perché c’è un deficit di politica nazionale. Anche per questo candideremo Milano a ospitare una conferenza internazionale sul tema che si terrà l’anno prossimo. Non sarà un evento rituale, sarà lo snodo cruciale per discutere con tutti, anche i potenti della Terra, d’immigrazione, diritti e accoglienza».
Intanto però i sindaci dell’hinterland rifiutano di ospitare le quote di migranti...
«Considero la mancata disponibilità di alcuni sindaci un colpo al cuore alla stessa idea di Città metropolitana. Però è vero: i Comuni avrebbero bisogno di maggiore sostegno e aiuto».
L’impegno La presenza dei militari era nel programma del centrosinistra che ha portato alla vittoria di Sala, per cui davvero non capisco tutto questo clamore