«La sinistra smentita sui soldati Ma ora ci vuole tolleranza zero»
Mariastella Gelmini, coordinatrice di Forza Italia, arriva l’esercito e si ferma l’invio dei migranti. Dovreste essere soddisfatti. Non erano le vostre richieste?
«Ben venga l’esercito. Ma c’è una contraddizione tra la richiesta tardiva di Sala dell’esercito dopo che per anni la sinistra ha ridicolizzato l’utilizzo dei soldati dicendo che non si risolveva così il tema della sicurezza e negare che ci sia un’emergenza a Milano».
I reati sono in calo.
«Oggi la situazione non è più circoscritta ad alcune zone della periferia ma si è estesa a tutta la città. L’omicidio in piazzale Loreto, gli accoltellamenti sotto Palazzo Lombardia, le aggressioni alle forze dell’ordine al parco Sempione, le risse in Centrale, lo spaccio a San Lorenzo. L’insicurezza si è allargata a tutta la città. Quindi, ripeto, ben venga l’esercito, ma non basta».
Cosa serve?
«Ci vuole un progetto complessivo sulla sicurezza, il coinvolgimento e la sinergia tra tutte le forze dell’ordine. L’operazione “Strade sicure” l’ha voluta Berlusconi, ma serve un progetto di monitoraggio della città. Basta con i free market aperti 24 ore su 24, fanno concorrenza sleale ai commercianti e vendono alcol tutta la notte. Molte case in via Padova sono subaffittate e non si sa chi ci abita, non c’è stato un giro di vite sulle occupazioni abusive e non c’è un progetto di sviluppo delle periferie».
Sala ha detto che presenterà il suo piano a metà dicembre.
«Non vedo l’ora che questo avvenga ma intanto registro l’insoddisfazione dei presidenti dei municipi di centrodestra che non si sentono coinvolti. Servono fatti e non parole. Bene il piano sulle periferie ma bisogna calarlo sulla città zona per zona. Ci vuole tolleranza zero verso chi non rispetta le regole. Tutta l’illegalità diffusa va sanzionata. Ci vuole il pugno di ferro».
La sinergia Ci vuole un progetto ampio sulla città stringendo maggiori sinergie tra tutte le forze dell’ordine in campo L’illegalità diffusa va sanzionata