«Rock’n’roll sia patrimonio dell’Unesco»
Il Distretto 51, gruppo storico di Roberto Maroni, è più avvezzo alle tonalità del rhythm and blues e al soul: sul palco il governatore lombardo suona l’organo hammond, le percussioni e indossa occhiali scuri, ma il suo atteggiamento è decisamente rock. Non avevano dubbi i promotori di una curiosa iniziativa, che il politico leghista sarebbe stato dalla loro parte. E così una petizione nata tra appassionati di musica a Varese potrebbe diventare un movimento internazionale per chiedere che il rock and roll venga insignito del titolo di patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Ieri, durante un incontro a Varese con i promotori, il presidente della Lombardia ha annunciato il suo pieno appoggio all’iniziativa e ha spiegato che ne parlerà, oggi stesso, con il ministro della cultura Dario Franceschini. L’incontro di ieri era tra quattro amici al bar: per la precisione al Caffè Zamberletti, centro storico della città, ritrovo delle «sciure» bene e sala per i convegni letterari. Per una volta occupata dai rockettari. Gli appassionati che hanno iniziato la raccolta firme, ovvero Pino Tuscano, Fiorenzo Croci, Luca Guenna avevano organizzato una tavola rotonda insieme anche a Roberto Meglioli, già presidente di Assomusica. Ma l’idea sta diventando una vera e propria valanga: negli ultimi due mesi in diverse città del Nord Italia si stanno tenendo iniziative simili e quello che poteva sembrare un gioco estemporaneo sta per diventare invece una cosa seria. Il gruppo di sognatori ha creato un movimento di opinione ribattezzato «Il movimento d’anca», che è divenuto anche un libro, e ora intendono girare tutta Italia per sostenere la campagna per il riconoscimento dell’Unesco. I primi artisti ad aderire sono stati Bobby Solo ed Eugenio Bennato. Roberto Maroni non si è tirato indietro. Indossando i panni del politico e del tastierista seguace di Bruce Springsteen, il politico si è mostrato interessato e ha affermato che vorrebbe legare il suo appoggio e quello di Regione Lombardia: «L’Unesco ha già riconosciuto alcuni generi musicali come il tango — ha spiegato Maroni —, il riconoscimento al rock’n roll è un riconoscimento possibile. Domani (oggi, ndr) vedrò il ministro Franceschini e ne approfitterò per chiedergli che l’Italia porti avanti questa richiesta». La Lombardia è la regione che ospita in Italia più siti Unesco e Varese ne ospita ben quattro, è la mia città e ne vado orgoglioso».