Diesel emissioni zero Il piano nei Municipi
Inquinamento Linea dura con le telecamere
Missione gasolio zero. Per i veicoli privati e pubblici, ma anche per le caldaie. Parte oggi dal Municipio 8 l’iter della Lez, Low emission zone, che la giunta intende attivare progressivamente dall’ottobre 2017 fermando i mezzi inquinanti. Nel mese di gennaio l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, incontrerà le zone, le categorie e le associazioni per presentare il progetto. Il provvedimento sarà poi approvato dall’esecutivo all’inizio di febbraio. L’obiettivo, spiega Granelli, è «realizzare una rete di telecamere attorno alla città con la funzione di tutelare il centro abitato dai mezzi pesanti, autotreni e autoarticolati, e dai veicoli più inquinanti»
Missione gasolio zero. Parte oggi dal Municipio 8 l’iter della Lez, Low emission zone, che la giunta intende attivare progressivamente dal prossimo mese di ottobre. Da stasera e fino alla fine di gennaio l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, incontrerà le zone, le categorie e le associazioni per presentare il progetto. Il provvedimento sarà poi approvato dall’esecutivo all’inizio di febbraio nelle sue linee generali, dopo la discussione in commissione consiliare. L’obiettivo, spiega l’assessore, è «realizzare una rete di telecamere attorno alla città con la funzione di tutelare il centro abitato dai mezzi pesanti, autotreni e autoarticolati, e dai veicoli più inquinanti». La proposta è già stata presentata da Granelli alla conferenza dei Municipi il 20 dicembre, ma ora il dibattito entra nel vivo anche perché le zone sono chiamate ad esprimere un parere visto che il nuovo strumento antismog si configura di fatto come una grandissima Ztl che scavalcherà l’Area C e abbraccerà tutti i quartieri.
Il punto di partenza è l’analisi dei dati sull’inquinamento. Pochi veicoli sono responsabili in città di tanti veleni. Detto più precisamente, le auto a gasolio senza filtro antiparticolato a Milano sono meno del 27 per cento, ma producono quasi il 65 per cento delle emissioni di Pm10 allo scarico. E poiché le ricerche scientifiche hanno ampiamente dimostrato che i gas di scarico dei veicoli a motore diesel sono cancerogeni, non stupisce che il Comune di Milano voglia raggiungere l’obiettivo di «dimezzare, nel più breve tempo, le emissioni di Pm10 allo scarico». «Entro la fine della consigliatura — precisa Granelli — vogliamo eliminare almeno un terzo delle emissioni totali».
In sostanza si tratta di fermare realmente (e non solo in Area C) i veicoli già interessati allo stop di Regione Lombardia. Senza più la possibilità di sfidare la sorte delle multe, che diventeranno una certezza grazie all’aiuto delle telecamere ai varchi: in partenza saranno 20 unite alla nuova segnaletica stradale, per salire a regime a 150. In una fase successiva Palazzo Marino intende spingersi anche ben oltre le misure regionali e nel mirino ci sono i motorini a due tempi euro 2 e gli euro 4 diesel, ma tra due-tre anni.
Il primo passo riguarderà invece gli Euro 3 a gasolio, che
incidono quasi per un terzo sui gas di scarico. Per bloccarli durante il giorno dall’ottobre 2017 non sarà più necessario attendere i sette giorni di superamento delle soglie. La disciplina verrà poi inasprita per step, per arrivare al giro di vite massimo anche sugli altri mezzi inquinanti nel 2022.
La giunta si propone di scongiurare in via definitiva il superamento delle soglie. «Si tratta di provvedimenti che mettono al primo posto la salute — scandisce Granelli — e si propongono in primo luogo di tutelare la popolazione più fragile, bambini e anziani».
L’assessore ammette che il problema dell’inquinamento «è grave».«Giusto quindi intervenire anche con misure emergenziali come il blocco dei diesel da Euro 0 a Euro 3 — concorda Granelli —. Occorre però anche incidere sul riscaldamento, l’altra causa delle emissioni, e qui agiremo in maniera massiccia con i controlli nei condomini. Ma soprattutto servono misure strutturali: Milano finora si è mossa bene e bisogna andare avanti con decisione, anche maggiore». Nel 2016 si sono registrati 73 giorni di superamento dei limiti: il secondo anno migliore dal 2002, peggio dei 68 del 2014 ma meglio degli 81 del 2013. Granelli segnala tuttavia che il ragionamento va fatto su periodi più lunghi rispetto al singolo anno. Se guardiamo l’arco 20112016, la media annuale della concentrazioni di Pm10 è di 40 microgrammi per metro cubo, sotto al valore limite indicato dall’Europa, «ma siamo ancora distanti — ammette Granelli — dal limite guida indicato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, fissato a 20 di media annua. Questo è l’obiettivo e quindi la parola d’ordine non può che essere gasolio zero».
La Low emission zone, conferma l’assessore, «dovrà rendere effettivo il blocco dei diesel Euro 0,1, 2 e progressivamente dei 3 in tutta la città. Ma non basta lavorare sui mezzi privati, lo stiamo facendo anche sui mezzi pubblici».
L’ultimo capitolo è quello delle caldaie. «In questi ultimi tre anni — riassume Granelli — 40 immobili comunali sono passati da gasolio a teleriscaldamento, cioè emissioni zero. E continueremo così sul nostro patrimonio: l’assessorato alla Casa nel 2017 avvia i lavori per eliminare tutte le caldaie a gasolio rimaste nei quartieri popolari».