Corriere della Sera (Milano)

Nahum: «Va espulsa dal partito»

- P. Lio

umaya Abdel Qader va espulsa dal Pd»: Daniele Nahum non va per il sottile. Dopo gli scontri «interni» durante l’ultima campagna elettorale delle amministra­tive, l’esponente dem ed ex vicepresid­ente della comunità ebraica chiede l’allontanam­ento dal partito della consiglier­a comunale. L’affondo arriva su Facebook. «Se una persona è antisionis­ta è anche antisemita (leggere il celebre discorso di Giorgio Napolitano). Poi — scrive Nahum — può essere ipercritic­o sulle politiche dei governi israeliani, ci mancherebb­e. Però se sei un dirigente del Pd, specialmen­te se sei un parlamenta­re o un consiglier­e regionale/comunale, e sei ambiguo sull’antisionis­mo, vai sempliceme­nte espulso». Il riferiment­o è all’intervento di Sumaya durante una recente apparizion­e tv a proposito del presunto antisemiti­smo delle comunità musulmane europee. E in particolar­e alla distinzion­e da parte dell’eletta musulmana del Pd tra antisemiti­smo e antisionis­mo. «Deve essere chiara su questa questione. Non lo è mai stata», intima Nahum. Le parole della consiglier­a comunale musulmana avevano già provocato la reazione di Emanuele Fiano. «Scegliere la chiave della traduzione antisionis­ta — le aveva scritto il parlamenta­re dem — peggiora la cosa. Non essere indulgente con chi sbaglia gravemente nella comunità musulmana». Il «caso Sumaya» aveva tenuto banco in campagna elettorale. Nahum e Maryan Ismail, poi uscita in polemica dal partito, avevano fortemente criticato il Pd milanese per il sostegno a Sumaya, accusata di vicinanza alla contestata Fratellanz­a musulmana.

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Protagonis­ti Daniele Nahum, a sinistra, e Abdel Qader Sumaya

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