La musica da camera ha un palcoscenico per le nuove incisioni
Gli artisti pop le fanno abitualmente: tournée, ospitate e comparsate per lanciare i loro ultimi dischi. La Verdi ha rubato l’idea nobilitandone la forma e ha creato una vera e propria stagione tutta dedicata al repertorio cameristico e animata da artisti di vaglia che presenteranno gli stessi brani che hanno da poco inciso; dieci di loro per le major discografiche Decca e Deutsche Grammophon, otto — annoverati nel Comitato Italiano Nazionale Musica — per altre etichette. Sempre di lunedì, ad iniziare da oggi (ore 20.30, Mac, piazza Tito Lucrezio Caro 1, € 1020) con Cristiano Burato ad accompagnare al pianoforte Roberto Trainini nelle splendide Sonate per violoncello di Brahms (op. 78) e Franck (in la maggiore), intervallate dall’«Adagio e Allegro» di Schumann. Tra due settimane sarà Gianluca Cascioli a presentare l’ultima tappa del suo «Progetto ‘900» che sta conducendo per la DG e che prevede opere pianistiche di Beethoven, Shostakovich e Prokof’ev. Altri pianisti della scuderia Universal sono Maria Perrotta, a febbraio con Chopin e Schubert, Roberto Plano, atteso con l’integrale lisztiana delle «Harmonies poétiques et religieuses» e Roberto Prosseda, che ha concluso un’altra e ben più ambiziosa integrale, quella di Mendelssohn di cui lo stesso musicista ha riscoperto non poche pagine. Non mancano le curiosità, come il mandolino di Tiziano Palladino e il bandoneon di Cesare Chiacchiaretta.