I SINDACATI BATTONO UN COLPO
Di questi tempi il tema della rappresentanza, non solo quella sindacale, si è fatto molto complicato. Spinte di ogni tipo rendono difficile convogliare le urgenze e le questioni aperte (anche in una città) verso un confronto che possa portare a dei risultati. Non è soltanto una questione di toni, che spesso sono diventati insulti, ma anche della capacità delle varie controparti di individuare percorsi comuni possibili. Prendiamo l’ultimo appelloreclamo dei sindacati, il segretario metropolitano della Cgil, Massimo Bonini, è stato molto esplicito: il sindaco ha poca attenzione verso il mondo del lavoro. I temi sono il lavoro, le periferie, il welfare. Ma è probabile che la Cgil, che ha trovato d’accordo anche Cisl e Uil, volesse segnalare la necessità di non voler più assistere da spettatori all’evoluzione della città. In particolare la richiesta è che il lavoro possa rientrare in qualche modo nel Patto per Milano. Ed ecco il punto: da tempo la concertazione, che fino agli anni Novanta (fu decisiva ad esempio per consentire di vincere la lotta all’inflazione) ha rappresentato un percorso condiviso, è stata in qualche modo accantonata come modalità. Eppure il dialogo tra le parti resta una soluzione molto concreta per affrontare le questioni. L’appuntamento è fissato per venerdì, l’invito è arrivato direttamente da Sala per discutere di un primo dossier: le periferie. E non è un caso se anche l’ex ministro Mariastella Gelmini, esponente di punta di Forza Italia, ha invitato i sindacati a un confronto.
Segno che, al di là delle ragioni politiche di breve momento e di consenso, qualcosa si sta muovendo. Sarà dunque un appuntamento molto importante, non tanto per capire se la concertazione è uno strumento che si può rispolverare, quando per la necessità in una città come Milano di individuare alcune priorità che si possono risolvere in un percorso condiviso. Qualche anno fa venne adottata la formula degli Stati Generali, forse di questi tempi eventi di quel tipo non sono più necessari ma individuare le idee più efficaci per le periferie o per le aree di Expo o per rendere Milano una città ancora più attrattiva per gli investimenti e per le intelligenze è certamente un cantiere nel quale le istituzioni, a cominciare dal Comune, i sindacati e le associazioni imprenditoriali possono, insieme, trovare percorsi concreti. Che poi si chiami concertazione o confronto, poco importa.