Corriere della Sera (Milano)

«Ticket, no ai tagli lineari»

Regione, Santanché e la manovra sanitaria: meglio il modello Emilia

- Cremonesi

«Decisione frutto di una politica vecchia e logora». Daniela Santanché, deputata FI, critica il taglio lineare dei superticke­t voluto dagli alleati del centrodest­ra in Lombardia. «Mi auguro che ci ripensino». E indica il modello Emilia.

«Mi pare che la decisione sia frutto di una cultura vecchia e logora. Quella contro noi ci siamo sempre battuti e che ha fatto al Paese danni gravissimi». Daniela Santanché, come sempre, non guarda in faccia a nessuno. Non al suo partito, Forza Italia. E nemmeno alla sua alleanza, il centrodest­ra che governa la Lombardia. La pasionaria è indignata per il taglio al superticke­t sugli esami medici che partirà il primo febbraio. Non è una buona notizia il taglio ai ticket?

«È una decisione lodevole nelle intenzioni ma assolutame­nte sbagliata nelle modalità. Sono anni che noi combattiam­o i tagli lineari, lo stesso taglio indiscrimi­nato per tutti, ricchi e poveri».

Veramente, l’ex ministro di Forza Italia Giulio Tremonti è sempre stato convinto assertore dei tagli lineari.

«Appunto. Ma molti di noi sono sempre stati contrari alla scure indiscrimi­nata su Regioni e Comuni. Anche quando la impugnava Tremonti». Tagli per tutti non è meglio che tagli per nessuno?

«Non è il punto. Qui non si fanno distinzion­i tra industrial­i e famiglie monoreddit­o. Io capisco e sostengo l’aiuto al popolo, ma per chi ha problemi». Ci può spiegare meglio?

«Diciamolo chiaro: per una persona del mio reddito, la riduzione del ticket da 58 a 51 euro non fa alcuna differenza. I 58 euro non mi creano problemi. Però, le risorse che servono per abbassare anche il mio ticket sarebbero assai meglio spese per ridurre il ticket ulteriorme­nte a chi ne ha davvero bisogno. Lo stesso ticket, se per dire passasse da 58 a 30 euro per le famiglie dal reddito più basso, farebbe per questi cittadini una vera e tangibile differenza».

La «rossa» Emilia Romagna taglia proprio così: sulla base del reddito. In Lombardia, l’assessore alla Sanità Giulio Gallera è di Forza Italia.

«È giusto in Emilia. Io non sono tra quelli che ritengono che qualsiasi cosa facciano gli avversari politici sia sbagliata. I tagli lineari non sono mai stati nello spirito di Forza Italia. Li abbiamo sempre combattuti e ora li facciamo noi? Io credo che ciascuno di noi abbia il dovere di dire la verità. E tra le verità ce n’è anche una semplice: oggi non si può più tutto per tutti. È inevitabil­e che i ricchi paghino di piu. Rer

questo, io mi auguro che la Regione ci ripensi». Rimoduland­o i tagli?

«Certo. Il loro valore è di 25 milioni di euro. Se questi 25 milioni andassero a chi ne ha davvero bisogno sarebbe una cosa assai più utile».

Le piace il «modello Lombardia» che governa la Regione?

«Mi piace l’alleanza tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Assai meno Ncd che a Roma sta con Renzi e Gentiloni e a Milano con Maroni, mi piace meno. Il centrodest­ra o è concavo o è convesso. non può essere

tutte e due le cose: Milano come Roma».

Alle provincial­i di domenica spesso hanno vinto alleanze tra Forza Italia e Pd.

«È una cosa stomachevo­le. Mi fa schifo. Accordi con il Pd, inciuci con forze politiche da cui siamo divisi su tutto, a me non possono che dare fastidio. Io non sono nemmeno come quelli che dicono che Salvini e Renzi siano i nostri nemici. Per me Renzi è un avversario e Salvini un alleato».

È per questo che con Luca Squeri lei ha fondato la corrente di Forza Italia «Noi repubblica­ni»?

«Non mi piace la parola corrente. Molti di noi però hanno sentito il bisogno di una sede e di un momento per discutere. Il garantismo, le battaglie per la giustizia, il meno tasse sono il nostro cuore. Però, dobbiamo parlarne. Anche tra noi. Io non sono mai stata a un appuntamen­to regionale di Forza Italia per discutere di queste cose. E dunque, se siamo incazzati perché non si vota e la democrazia in Italia è sospesa, non trovo giusto che tra noi non ci sia mai un confronto. Insomma: dall’alto, non può più arrivare niente».

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 ??  ?? L’articolo La prima pagina della cronaca milanese del Corriere di ieri sui tagli al ticket
L’articolo La prima pagina della cronaca milanese del Corriere di ieri sui tagli al ticket

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