BIOMIMETICA NUOVI EDIFICI E NINFEE
Cosa hanno in comune i costumi da bagno di ultima generazione, il velcro e il palazzo Eastgate Building dello Zimbabwe? Sono tutti esempi di biomimetica, il settore della ricerca che si ispira alle soluzioni già inventate da vegetali e animali. Tra i costumi da bagno tecnologici ve ne sono alcuni che hanno preso spunto dagli squali, la loro pelle è ricoperta da piccoli dentelli che incanalano il flusso dell’acqua in modo da ridurne l’attrito e la formazione di turbolenze. Tra gli esempi di biomimetica del passato troviamo l’invenzione nel 1941 da parte di George Mestral del velcro. L’ingegnere svizzero si è ispirato ai piccoli fiori che si attaccavano saldamente al pelo del suo cane ogni volta che lo portava a passeggio: analizzandoli al microscopio, notò che ogni petalo presentava alla sommità un microscopico uncino capace di incastrarsi ovunque trovasse un appiglio naturale. Dall’osservazione di questo fenomeno nacquero le strisce di velcro, semplici strisce in nylon combinate, una in tessuto peloso e una munita di tanti piccoli uncini che si attaccano all’asola. L’Eastgate Building Centre in Zimbabwe è un edificio costruito ispirandosi ai principi dell’auto raffreddamento e della ventilazione, osservabili nelle tane delle termiti africane evitando in questo modo l’installazione di sistemi convenzionali di ventilazione. Così il tetto del Crystal Palace di Londra, costruito a metà del XIX secolo e ispirato alle ninfee: l’edificio, distrutto da un incendio negli anni Trenta, venne dotato di una struttura leggera, che massimizzava l’esposizione al sole grazie all’esempio delle foglie di ninfea.