Corriere della Sera (Milano)

Le canzoni di Arisa al teatro LinearCiak Una storia a lieto fine

«L’abito è la metafora di una pagina bianca sui cui scrivere una nuova storia»

- di Paolo Carnevale

È un concerto per il pubblico costruito sulla voce e sul colore bianco, quello che Arisa porterà domani sera sul palco del teatro LinearCiak (viale Puglie 26, ore 21, ing. 23/46 euro). La cantante lucana si prepara ad entrare in scena vestita da sposa con tanto di velo e bouquet di fiori. «Questo spettacolo — spiega Arisa — è costruito su una trama a lieto fine. Si parte con le canzoni più disperate sul mio modo di amare, e poi ci sarà un medley e una cover de “La donna è mobile”. Il colore dell’abito l’ho scelto perché è la metafora di una pagina bianca su cui scrivere una storia. E gli spettatori sono coinvolti in questo racconto, primo perché li ho invitati a vestirsi anche loro di bianco, e poi perché dovranno scrivere su un foglio un desiderio. Tre persone estratte potranno realizzarl­o sul palco».

L’interazion­e col pubblico è una costante nella carriera di Arisa e in particolar­e di questo tour «Voce 2107». «Mi piace conoscere le persone che vengono a vedermi, dialogare con loro durante lo spettacolo». L’interprete di «Sincerità» vive un periodo molto intenso della sua carriera. Il 30 marzo esce il singolo «Ho perso il mio amore», scritto per la colonna sonora del film «La verità vi spiego sull’amore» in cui ha recitato nel ruolo di Paola, la collega della protagonis­ta Ambra Angiolini. «Il mio lavoro mi offre molte belle possibilit­à — dice —. Mi piacerebbe fare l’attrice lavorando per registi molto di moda come Veronesi o Ozpetek, anche se il mio idolo è Nanni Moretti. Intanto, finito il tour si va a Tokyo, per il Gala «Italia amore mio!». E poi c’è la nuova edizione di X Factor. «Mi devono chiamare entro il 30 aprile — conferma Arisa —, ma io ho già dato la mia disponibil­ità a sedermi di nuovo sulla mia sedia di giudice, un ruolo che mi diverte molto». Tra tanti impegni, c’è però voglia di normalità: «Ho appena cambiato casa, mi sono trasferita in Porta Venezia, perché ho un terrazzino con la luce e sono più in centro, dove posso andare a piedi. Esco poco, faccio la vita da pensionata, mi piacerebbe creare una famiglia, fare dei figli. Ma al momento vivo una storia d’amore troppo tormentata per realizzare questo sogno».

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Casalinga «Esco poco, faccio la vita da pensionata», racconta Arisa, che abita a Porta Venezia

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