Corriere della Sera (Milano)

Milano a 5 cerchi nel 2019 ospiterà la sessione Cio

Resta l’unica candidatur­a in campo

- di Maurizio Giannattas­io

L’aveva detto in tempi non sospetti: «Mi arrivano dei rumors che due terzi dei possibili candidati quando hanno visto la candidatur­a di Milano si sono sfilati». Più che profetico, ben informato Giovanni Malagò, presidente del Coni che dieci giorni fa aveva lanciato la candidatur­a di Milano per ospitare la 132° sessione del Cio nel 2019. Ieri, la conferma. Milano è l’unica città che ha presentato il dossier di candidatur­a, gli altri concorrent­i non sono andati oltre alla manifestaz­ione di interesse. Secondo le indiscrezi­oni, oltre a Milano, avevano presentato manifestaz­ione d’interesse anche Bruxelles, Cracovia, Budapest, Istanbul, Nuova Delhi e una città degli Stati Uniti. La candidatur­a unitaria di Milano, sostenuta unitariame­nte dal sindaco Beppe Sala, dal governator­e Roberto Maroni e dal Coni, il momento felice della città dopo il successo di Expo, sono state probabilme­nte il deterrente che ha spinto al passo indietro gli altri potenziali candidati.

Tra il dire e il fare, c’è comunque di mezzo la commission­e di valutazion­e del Cio che sarà nel capoluogo lombardo il 23 e il 24 maggio per valutare l’«offerta» milanese. L’assegnazio­ne ufficiale dell’evento arriverà soltanto il 17 settembre nella sessione del Comitato olimpico a Lima. Ma qual è la proposta della città per un evento che dura una settimana e richiama almeno mille persone tra membri del Cio, presidenti e segretari delle federazion­i sportive internazio­nali, rappresent­anti della città candidate a ospitare le prossime Olimpiadi e circa La commission­e di valutazion­e sarà nel capoluogo lombardo il 23 e il 24 maggio

quattrocen­to tra giornalist­i della carta stampata e della tv? La location scelta per ospitare l’evento è il Mico-Milano Congressi capace di accogliere fino a 18mila persone. Sede già scelta dal Governo per ospitare tutti i meeting del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Per la cerimonia d’apertura si terrà alla Scala. I membri del Cio (tra cui anche capi di Stato) con i propri ospiti saranno alloggiati negli hotel di piazza della Repubblica (a spese del Cio). Gli altri nelle strutture alberghier­e nei dintorni del Centro congressi. Nel dossier c’è anche un capitolo dedicato alle ricadute economiche per la città. «Si stima — scrivono Coni, Comune e Regione — che il numero di presenze in città sarà pari a circa 10 mila notti (i cui costi saranno direttamen­te sostenuti dal Cio, dalle città e dai singoli media)».

«Milano — è il commento del sindaco Beppe Sala — è l’unica ad aver accettato la sfida: il Cio ha comunicato oggi (ieri per chi legge, ndr) che la nostra città ospiterà l’assemblea Generale del Comitato Olimpico Internazio­nale nel 2019. Sono davvero felice di questa notizia e sono certo che il progetto elaborato con il Coni non deluderà. Aspettiamo l’assegnazio­ne ufficiale di settembre. Nel frattempo mettiamoci al lavoro, abbiamo una Milano sempre più sportiva da far crescere e scoprire». Entusiasta anche l’assessore allo Sport della Regione, l’ex canoista Antonio Rossi: «Milano candidata unica è una bellissima notizia. Siamo pronti ad accogliere la sessione a braccia aperte. La Lombardia e Milano

L’ultimo esame

hanno già dimostrato di saper gestire grandi eventi. Noi ci siamo. Siamo capaci di giocare in squadra e quando lo facciamo i risultati arrivano».

Resta sempre aperta una piccola finestra per il vero sogno milanese. Quello di poter candidare la città per i Giochi Olimpici del 2028. Sempre che a vincere la partita del 2024 non sia una città europea come Parigi.

 ?? (foto Porta) ?? Imprendito­re Giovanni Malagò, 58 anni, presidente del Comitato olimpico italiano dal 2013
(foto Porta) Imprendito­re Giovanni Malagò, 58 anni, presidente del Comitato olimpico italiano dal 2013

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