Cocco multata di 1.000 euro per i redditi diffusi con ritardo
L’ Autorità nazionale anticorruzione (Anac), presieduta da Raffaele Cantone, ha disposto una sanzione amministrativa di 1.000 euro a carico dell’assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici, Roberta Cocco, per la vicenda della mancata comunicazione della dichiarazione dei redditi entro 90 giorni dalla nomina, come previsto nel decreto «trasparenza». L’assessore, già top manager di Microsoft, ha pubblicato, poi, i redditi il 17 febbraio tra mille polemiche, non ultimo un «errore materiale» sulle quote possedute nell’azienda di Bill Gates, pari a 3,6 milioni di euro. L’assessore potrà pagare la multa entro 60 giorni dalla ricezione delle lettera, oppure se vorrà entro 30 giorni potrà presentare memorie difensive o chiedere di essere ascoltata dal Consiglio dell’Anac. Cocco ha scelto la prima strada. Pagherà la sanzione di mille euro e si «assume serenamente le sue responsabilità». Questione chiusa? Non per il Movimento 5 Stelle: «Non risolve i conflitti d’interesse che continueranno a influenzare le decisione dell’assessora alla trasformazione digitale. Ma davvero il diritto alla trasparenza e all’onestà dei milanesi possono essere barattati con una multa da 1.000 euro? 1.000 euro di multa non cancellano 4 milioni di conflitti d’interesse! #CoccoDimettiti!» scrivono in un post. Sulla sanzione interviene anche l’ex vicesindaco Riccardo De Corato: «Un altro primato per Sala: non solo è indagato, ma ha anche in giunta un assessore multato dall’Anac. Non erano questi i primati a cui aspiravano i milanesi. Adesso aspettiamo di vedere cosa dirà Cantone del fatto che Cocco è sia assessore alla trasformazione digitale sia proprietaria di 3,6 milioni di euro in azioni Microsoft».