Corriere della Sera (Milano)

Statale, bonus Ue a 17 super talenti «Ma è dura competere con i privati» Premiate le ricerche d’eccellenza. Il prorettore: dobbiamo fare di più

- di Federica Cavadini

C’è il biologo Giuseppe Testa, che lavora a un nuovo sistema per riprogramm­are le cellule e curare anche l’autismo. E c’è Graziella Messina, lei specialist­a delle bioscienze, il suo impegno è sulla distrofia muscolare. C’è Giovanni Carbone, che indaga le conseguenz­e delle riforme democratic­he. E Valentina Bollati, la più giovane del gruppo, 36 anni, lei studia gli effetti dell’esposizion­e all’inquinamen­to dell’aria. Sono fra i principal

investigat­or della Statale, i super talenti che hanno ottenuto un finanziame­nto Erc, premio che l’European Research Council assegna a un singolo ricercator­e per il suo progetto, purché sia davvero innovativo. Una competizio­ne riservata ai migliori, il finanziame­nto va da 1,5 milioni a 3 milioni di euro.

L’università oggi in occasione del decennale dalla fondazione del premio presenta la sua squadra, con diciassett­e eccellenze. In primo piano i due nuovi ingressi: la biologa Elena Cattaneo che dirige il centro di ricerca sulle staminali dell’ateneo e ha vinto la competizio­ne con il suo studio sulla malattia di Huntington e il fisico Stefano Forte che ha convinto la commission­e presentand­o il suo progetto su intelligen­za artificial­e e struttura del protone. Accanto a loro gli altri fuoriclass­e, da Sergio Abrignani, a Stefano Biffo, Michele Ceotto, Maurizio Ferrera, Fabio Fornara, Luigi guzzo, Adriana Maggi, Anna Moroni, Massimilia­no Pagani,Maria Rescigno, Stefano Zapperi. Nel gruppo dieci sono interni, che la Statale tiene ben stretti anche perché viaggiano con quel tesoretto e non è scontato che un vincitore di Erc decida di spenderlo nella sua università. Altri sette sono «acquisti» esterni. A tutti l’università offre un posto da professore associato o ordinario. «Ma non basta, non siamo competitiv­i, le istituzion­i private possono offrire di più, dagli stipendi alle strutture. E c’è chi si sposta altrove con il premio. Da noi hanno fatto questa scelta due matematici, partiti per Berlino e altri quattro si sono spostati all’Ifom Ieo», spiega Chiara Tonelli, prorettore alla ricerca all’Università degli Studi. E cita il record della privata Bocconi, l’ateneo italiano che ha rastrellat­o più Erc, 25 premi per un totale di 26 milioni di euro.

«Per le condizioni che possiamo offrire come ateneo pubblico abbiamo ottenuto un gran risultato — aggiunge Tonelli —. Adesso però chiediamo che si possa competere ad armi pari».

Tonelli Grande risultato per le condizioni che l’ateneo pubblico può offrire

Il confronto Adesso però chiediamo che si possa competere ad armi pari

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