Corriere della Sera (Milano)

TORMENTI E AMBIZIONI SPORTIVE

- Di Daniele Dallera

Tutti a San Siro, c’è il derby cinese: esaurito. Guardi la classifica di Milan e Inter e non capisci come possa accadere. Due squadre che non fanno innamorare nessuno, emozioni e vittorie sono altrove. A Torino sicurament­e, ma anche a Roma e Napoli sono messi bene. Milan e Inter, invece, sono piene di tormenti. Ma sono anche ricche di voglie e buoni propositi. Le prime parole di Yonghong Li, nuovo proprietar­io del Milan: «Torneremo sul tetto del mondo». Benissimo, basta che trovi il tempo anche per tornare in pari con Elliot, il fondo che gli ha prestato un sacco di milioni, fissando scadenze e interessi pressanti. Molto più tranquillo, essendo tra gli uomini più ricchi al mondo, Jindong Zhang che ha aggiustato le finanze dell’Inter ma deve ancora sistemare la squadra. Anche lui ha promesso una grande Inter. Li e Zhang arrivano dopo una coppia di giganti, Berlusconi e Moratti, diversissi­mi tra loro, ma con due qualità in comune: sono generosi e vincenti. Milano deve stare in alto, è il suo destino, non a caso progetta e parla di Olimpiade, anche se non ha uno straccio di impianto adeguato. Ecco, non sarebbe male cominciare dallo stadio, guarda caso il nuovo ad rossonero Marco Fassone l’ha accennato, in armonia con l’Inter, per dare una nuova casa più moderna alle ambizioni calcistich­e milanesi. Non si pretende che due cinesi apprezzino ciò che ha ricordato papa Francesco «Milano col coeur in man» per l’accoglienz­a di chi ci vive. Il tutto esaurito e la fiducia lo dimostrano. Ma non basta.

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