Sbloccati i lavori per due campus
A Dergano e al Corvetto sbloccati i cantieri per gli studentati del Politecnico
ADergano e al Corvetto nascono i due nuovi campus per gli studenti del Politecnico. I progetti s’erano interrotti per mancanza di fondi. La giunta ora ha deliberato l’accordo che sblocca l’iter.
A Dergano e al Corvetto nascono i due nuovi campus per gli studenti del Politecnico. Solo abbozzato il primo progetto, già al settanta per cento delle opere il secondo, s’erano interrotti per mancanza di fondi. La giunta ha deliberato l’accordo che sblocca l’iter delle nuove residenze. Si tratta, in tutto, di 450 alloggi per universitari ma i progetti prevedono la realizzazione di spazi e servizi per la città e, al Corvetto, di una nuova sede del mercato comunale.
Un passo avanti, se i lavori stavolta arriveranno fino in fondo, per coniugare due obiettivi dichiarati del sindaco Sala: intervenire nelle periferie e aprire la città ai giovani. La rivitalizzazione dell’accordo è stata sottoscritta anche dalla Regione, che ha un ruolo da protagonista nel finanziamento del contratto di quartiere Mazzini, e dal Miur (ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) che ha messo a bando nuovi fondi.
La residenza del Corvetto è un imponente palazzo che s’affaccia su piazzale Ferrara, lato via Polesine. Zona periferica ma ben collegata con la sede storica del Politecnico in piazza Leonardo da Vinci. Qui i lavori erano stati avviati nel 2009: lo stabile rientrava nel Contratto di quartiere Mazzini (Aler) e , in virtù d’una convenzione di Aler con Comune e Regione che erano i co-finanziatori, doveva nascere un campus con circa 250 alloggi. Il cantiere è stato avviato ma nel 2013 i lavori s’erano già fermati. Creando ulteriore disagio in una periferia che non ha bisogno di incompiute. Molto diversa la situazione a Dergano/Bovisa. Del campus, in questo caso, non è mai stato posato neppure un mattone. Il progetto risale al 2006 e prevedeva di realizzare 218 alloggi distribuiti in quattro edifici, con una piazza «alta», in via Baldinucci, su un’area di quasi cinquemila metri quadrati data in concessione al Politecnico dal Comune, un tempo occupata dai magazzini del Teatro alla Scala di cui rimane visibile solo il muro di recinzione: a cento metri da piazza Bausan e dal campus di via Durando. Nelle descrizioni dei progettisti si chiariva che questo luogo doveva essere aperto alla città e diventare «un episodio urbano che possa essere riconosciuto nel contesto di via Baldinucci quale elemento eccezionale e rappresentare un riferimento urbano per il quartiere». Il polo universitario aveva avviato i lavori preliminari di una residenza in project financing nel 2010, demolendo i fabbricati preesistenti e ripulendo l’area. Ma non s’erano poi fatti ulteriori passi avanti. In base alla delibera del Comune, nel caso del Corvetto Aler concederà in comodato d’uso gratuito per 35 anni l’immobile al Politecnico, che completerà i lavori, «restituendo decoro al quartiere e sanando la ferita del cantiere di piazzale Ferrara da tempo in stato di abbandono», precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Gabriele Rabaiotti. Con l’accordo, potrà riprendere l’iter il progetto di via Baldinucci così da concorrere ai bandi Miur. L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran aggiunge: «Uno degli elementi di attrattività di una città è l’offerta di servizi per i giovani. Con i fondi ministeriali — conclude — il Politecnico potrà ampliare la disponibilità di alloggi per gli studenti, sempre più numerosi e internazionali, che scelgono Milano per realizzarsi».