Corriere della Sera (Milano)

L’Anpi al sindaco: difenda la Brigata ebraica

Appello dopo l’annuncio di contestazi­oni al corteo del 25 Aprile

- Paola D’Amico

Dall’Anpi si leva un appello, perché il 25 Aprile sia «una manifestaz­ione unitaria e pacifica». Mentre l’«Osservator­io contro le discrimina­zioni Solomon» scrive al sindaco Beppe Sala chiedendo che il 25 Aprile «dica no al Bds». Ed è la rete a chiarire cosa stia alzando con tanto anticipo la tensione attorno alla giornata in cui si celebra il 72° della Liberazion­e. Per la prima volta, infatti, il movimento che promuove campagne di «Boicottagg­io, disinvesti­mento e sanzioni» lanciato da alcune organizzaz­ioni della società civile palestines­e nel 2005 e ispirato dal movimento contro l’apartheid in Sudafrica, ha annunciato su Facebook che sarà presente al corteo milanese per contestare la Brigata ebraica.

Il Comitato permanente antifascis­ta contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblica­no sta promuovend­o iniziative e manifestaz­ioni. Il primo appuntamen­to sarà il 20 aprile al campo della Gloria di Musocco, presenti le istituzion­i, il comandante del Presidio militare, il rabbino capo Alfonso Arbib e un rappresent­ante della Diocesi. E il presidente Anpi provincial­e Roberto Cenati, che ha lanciato l’appello, precisa: «Va respinto ogni tentativo di strumental­izzazione. Tutti noi dobbiamo essere grati ai 5.000 soldati della Brigata ebraica che si sono resi protagonis­ti di azioni decisive, come il primo sfondament­o della linea Gotica e l’ingresso in numerose località dell’Italia Centrale. Chi offende il simbolo della Brigata ebraica ingiuria l’intero patrimonio storico della Resistenza italiana che è stata un grande moto unitario di popolo e di combattent­i per la libertà».

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