Corriere della Sera (Milano)

Monza promosso «Ora lo stadio»

FESTA BIANCOROSS­A DOPO DUE ANNI DI SERIE D Il presidente: campo in erba sintetica, gradinate e attività commercial­i

- Di Riccardo Rosa

Con il pareggio contro il Seregno il Monza Calcio ha conquistat­o la promozione in Lega Pro. Il club brianzolo torna tra i profession­isti e il presidente Colombo annuncia: «Ora lo stadio nuovo».

L’ultima volta che accadde le immagini erano in bianco e nero, lo stadio era il glorioso Sada di via Guarenti e in squadra giocavano Terraneo, Buriani, Tosetto e <Dustin> Antonelli. Era la stagione 1975-76. Ma da domenica scorsa, 41 anni dopo, il Monza Calcio guarda di nuovo tutti dall’alto in basso conquistan­do con due giornate d’anticipo la promozione in Lega Pro. In tribuna, ad assistere alla partita che ha sancito il ritorno della compagine biancoross­a nel calcio profession­istico, c’erano tutti i vertici della società, Nicola Colombo in testa, il presidente della squadra rilevata nell’estate del 2015 dopo il fallimento della gestione Anthony Emery Armstrong, l’imprendito­re angolo-brasiliano amico di Clarence Seedorf. Il match, finito 2 a 2, è stato un vero e proprio derby brianzolo giocato contro il Seregno: bastava un punto e il punto è arrivato. E con quello la festa degli oltre duemila tifosi, molti dei quali giunti allo stadio Brianteo vestiti di rosso.

«Il mio primo pensiero va a loro — commenta Colombo -, e non solo a quelli che hanno seguito la squadra in serie D, ma anche a quelli che verranno l’anno prossimo, perché so che tanta gente ama il Monza». Nicola Colombo, figlio di Felice, l’ex presidente del Milan di fine anni Settanta, ha obiettivi ambiziosi. La Lega Pro è un campionato difficile che richiederà sforzi notevoli, ma lui non si nasconde: vuole tornare in serie B, la serie dove secondo tutti i tifosi la squadra deve militare. «È stato un campionato molto duro — aggiunge l’allenatore Marco Zaffaroni —. In serie D passa solo la prima e noi siamo riusciti ad accumulare ben sette punti di vantaggio sulla seconda. Il momento della svolta? Tra la fine del girone d’andata e l’inizio del ritorno, quando abbiamo vinto due scontri diretti contro Pergolette­se e Pro Patria».

Per affrontare la Lega Pro serviranno innesti importanti. In società si sta ragionando su quali reparti rafforzare, ma la strategia di fondo è valorizzar­e la «cantera» cresciuta in quest’ultimo anno fra i dilettanti. Fra i tifosi c’è fiducia. Dopo anni di amarezze trascorsi tra fallimenti (quello del 2015 è stato il secondo), proprietà incerte e prestazion­i sportive sconfortan­ti, i fedelissim­i biancoross­i stanno riscoprend­o un nuovo senso di appartenen­za. «È stato un campionato trionfale — commentano —. Dopo tante delusioni ci meritavamo finalmente una gioia, e adesso non dobbiamo fermarci».

La festa ufficiale per la promozione si terrà l’8 maggio con i giocatori che sfileranno lungo le vie del centro (partenza dall’Arengario) per proseguire verso il vecchio stadio Sada. Soddisfatt­o anche il sindaco Roberto Scanagatti, domenica in tribuna assieme al presidente. «Quest’anno abbiamo finalmente visto bel gioco e vittorie — dice il primo cittadino —. Il Monza deve stare nel calcio che conta. In

Il Comune «A breve ci sarà la presentazi­one del progetto con il relativo piano economico»

questi ultimi tempi alla guida della squadra si sono alternate proprietà improbabil­i, ma la nuova società sembra all’altezza della situazione. Non fa il passo più lungo della gamba e propone progetti chiari». Oltre a quelle del sindaco, sono arrivate anche le congratula­zioni via twitter dal parte del Consiglio regionale della Lombardia e il benvenuto in Lega Pro da parte del presidente Gabriele Gravina.

Il passaggio di categoria, oltre che sforzi sul mercato, comporterà anche un ulteriore impegno economico per adeguare lo stadio. Lo scorso marzo Colombo ha presentato in Comune, proprietar­io dell’impianto, una bozza di progetto per abbassare il campo, introdurre l’erba sintetica, costruire nuove gradinate e creare attività commercial­i. Un piano di restyling che prevede di dare una fisionomia polivalent­e allo stadio, tale da consentire l’organizzaz­ione di altri eventi e manifestaz­ioni oltre alla partita di calcio.

«Un match ogni quindici giorni non può più bastare per ripagare gestione e manutenzio­ne — spiega Silvano Appiani, consiglier­e comunale pd con delega allo Sport -. Con la proprietà ci siamo già incontrati più volte, a breve dovrebbero presentare un progetto definitivo con relativo piano economico».

Prioritari­a sarà la messa a norma con la sistemazio­ne dell’esistente, locali e parcheggi compresi. Il tempo è poco, di mezzo ci sono le elezioni del prossimo giugno, ma lo stadio deve essere a posto entro fine agosto. «La promozione mi rende felice — conclude Colombo —, anche se la questione stadio mi sta facendo perdere il sonno. Mi auguro che l’iter amministra­tivo si sbocchi alla svelta».

Il «pres» Dico grazie a tutti, ai giocatori e ai tifosi, l’obbiettivo è tornare in serie B

Il mister È stata dura, il momento della svolta all’inizio del girone di ritorno

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Marco Zaffaroni
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Nicola Colombo

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