Corriere della Sera (Milano)

Aperitivo e spuntini siciliani nelle ex serre della Gam Le proposte sfiziose del Lù Bar

Incontriam­oci alla Gam per un caffè, un aperitivo o un arancino alla siciliana

- di Marta Ghezzi a pagina 17

Una pausa a regola d’arte Nelle serre ottocentes­che di via Palestro, il Lù Bar è l’ultima novità che va ad arricchire l’offerta dei poli espositivi milanesi

«Rimandare ancora sarebbe stato un delitto». Paola Zatti, conservatr­ice della Gam, la Galleria d’Arte Moderna che a Villa Reale ospita la più grande collezione municipale di opere dell’Ottocento, ha ben presente il ritardo. Oggi che non solo i grandi poli museali da milioni di visitatori, ma perfino le minuscole e defilate pinacotech­e offrono al loro interno uno spazio ristoro, l’assenza di una caffetteri­a in via Palestro era plateale. «Abbiamo avuto bisogno di tempo — spiega — per ragionare su una convivenza che sulla carta appariva complicata, ed evitare che l’inseriment­o di un bar-ristorante nella villa neoclassic­a spezzasse l’unità architetto­nica». I tempi si sono dilatati: due bandi di gara, diversi progetti, intervento della Soprintend­enza delle Belle Arti. Attesa con il fiato sospeso, operazione perfettame­nte riuscita.

Il Lù Bar, creato chiudendo i lati del portico sud con alte vetrate che riprendono, per colore e stile, quelle di porte e finestre, si mimetizza con il profilo della villa progettata a fine ‘700 da Leopoldo Pollack (allievo del Piermarini) per Lodovico Barbaiano di Belgiojoso. Dove un tempo passavano le carrozze e si riparavano in inverno le piante più fragili, oggi si consuma un light lunch o una cena a lume di candela. L’interno del locale sorprende: luogo sospeso nel tempo, dall’atmosfera romantica, con colonne e pietre antiche e quinte vegetali di ficus, banani, palme e agavi. Al centro, protetto da una teca di cristallo, un imponente bassorilie­vo di marmo di Bertel Thorvaldse­n, circondato da divani e tavolini in ferro, forgiati a ma- no. Siamo ai primi giorni di apertura, e gli ospiti sono per lo più visitatori della Gam e del Pac, ma è solo questione di tempo, il bistrot ha la potenziali­tà per diventare nuovo indirizzo di moda della città. A gestire il Lù Bar, che prende il nome dalle iniziali dei nomi, i fratelli Lucrezia e Ludovico Bonaccorsi (figli della stilista Luisa Beccaria), conosciuti nel mondo della gastronomi­a per lo street food d’ispirazion­e siciliana. Anche alla Gam, dove offrono prime colazioni (yogurt, torte caserecce e frullati oltre al classico cappuccino e brioche), pranzi, aperitivi e cene, portano i loro famosi arancini (versione tradiziona­le al ragù e innovativa con avocado e gamberetti), scutedde con macco di fave, panelle palermitan­e rivisitate (al forno invece di fritte), polpettine di melanzane, pasta alla bottarga e involtini di manzo alla messinese. «Un menù isolano contaminat­o da influenze greche e arabe», spiega la Bonaccorsi, mentre sottolinea che il locale propone anche spuntini a tutte le ore e merende speciali per i bambini che frequentan­o il parco dietro alla villa (angolo all’aperto, lato giardino, con tavolini e sedioline per consumare, nella bella stagione, gelati e granite).

Ristoranti nei musei: il Lù Bar è solo l’ultimo della lista. Un anno fa l’inaugurazi­one di Enrico Bartolini al Mudec (via Tortona 26), del giovane talentuoso chef stellato, in Triennale si pranza e cena a Osteria con vista, sulla terrazza panoramica sospesa sul parco Sempione, mentre da Giacomo Arengario, al Museo del ‘900, l’affaccio è sul Duomo.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Elegante Il bistrot del Mudec in via Tortona, affidato alle cure dello chef stellato Enrico Bartolini. Nella foto grande, uno scorcio del Lù Bar appena aperto alla Gam
Elegante Il bistrot del Mudec in via Tortona, affidato alle cure dello chef stellato Enrico Bartolini. Nella foto grande, uno scorcio del Lù Bar appena aperto alla Gam

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy