Così i cuccioli trasformano i giardini in officine
Via vai di persone e animali: gli spazi verdi diventano «aule» per le unità cinofile
I parchi cittadini: spazi verdi dove le «persone urbane» trascorrono momenti importanti del loro quotidiano. Jogging, siesta sulla panchina o passeggiata con sgambata del cane. È un luogo che può diventare anche una palestra di addestramento per le neo unità cinofile della Polizia locale. Per loro il parco può diventare «l’officina» dove gli agenti, aspiranti cinofili e i loro cani, sono le «materie prime» dalle quali si possono ricavare insostituibili strumenti di lavoro. Perché questo si possa verificare è necessario, prima di tutto, che ci sia affiatamento ed empatia tra i due soggetti. In questi spazi verdi vi sono cani delle razze più disparate che, accompagnati dai loro proprietari, ognuno dei quali con univoca personalità, creano un contesto impossibile da riprodurre artificialmente. È il luogo perfetto per preparare il cane da lavoro ad inserirsi, con equilibrio, in qualsiasi situazione.
La parola d’ordine è «socializzare». Un bisogno che accomuna cani ed esseri umani, soprattutto quelli metropolitani. E il cane è un perfetto mediatore sociale, è in grado di «riattivare» anche il più ostico degli introversi. Tra tutti gli incontri che si possono verificare quello con un cane poliziotto allievo, il suo conduttore e l’istruttore di entrambi è tra i più interessanti. Vedere, infatti, un cane maschio, «intero», in bella sintonia con i suoi simili e in simbiosi, quasi perfetta, con il suo conduttore, indurrebbe qualunque proprietario, se desideroso di migliorare il comportamento del suo cane, all’approccio con questi professionisti della cinofilia.
In 17 anni sono state tante le unità cinofile che sono uscite dalla Scuola del parco Forlanini per le esigenze di Milano e di altre città. Ognuna di loro, durante le sedute di addestramento nei vari parchi, ha contribuito a migliorare il quotidiano di persone e cani. Suggerimenti che sono utili ad evitare quei gesti o atteggiamenti del proprietario che, inconsapevolmente, inviano all’animale messaggi diversi o, paradossalmente, opposti a quelli desiderati.
A volte è sufficiente fare qualche esempio pratico sul loro cane per aprire una strada comunicativa più coerente e di più facile interpretazione da parte del cane. Sono suggerimenti che, anche nella loro banalità, ci obbligano ad esercizi introspettivi utili ad eviscerare alcuni lati della nostra personalità. Migliorarci agli occhi del nostro cane può renderci più gradevoli anche agli altri umani. Il cane è in grado di far emergere il bello, ma anche il brutto che abbiamo dentro… si tratta di saper riconoscere entrambi, senza equivoci. Ritrovare, negli stessi luoghi e a distanza di tempo, quei cittadini che avevano chiesto consiglio e percepire la loro soddisfazione per aver risolto i «piccoli problemi dei loro cani», ci regala una bella sensazione. Buon parco a tutti i milanesi.