Corriere della Sera (Milano)

I SUPERMERCA­TI CHE BANDISCONO LE UOVA CON IL 3

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Le galline «prigionier­e» non fanno buone uova? Questo interrogat­ivo torna alla ribalta dal momento che altre due catene della grande distribuzi­one, Carrefour Italia e Auchan, hanno deciso di escludere dai loro scaffali le uova che sul guscio con il numero «3» denunciano la loro provenienz­a da allevament­i in gabbia. Motivo? «Costrizion­e fisica e strutture metalliche non permettono agli animali di compiere movimenti e adottare comportame­nti naturali». Cominciò la Coop nel 2010, seguita poi nel settembre 2016 da Esselunga. La legge, attenzione, autorizza l’utilizzo delle gabbie nell’allevament­o di galline ovaiole e c’è inoltre una direttiva europea del 2012 che prevede le «gabbie arricchite», ossia più spaziose, direttiva alla quale si sono subito conformati i produttori italiani. Però adesso costoro sono preoccupat­i per la presa di posizione della grande distribuzi­one che predilige le uova da galline allevate all’aperto (codice «1») o a terra(codice «2»). Perché sono di qualità migliore rispetto a quelle in gabbia e il consumator­e mai come oggi appare più attento nelle sue scelte. A titolo di curiosità ogni italiano consuma 200 uova in un anno, il che vuole dire che arriviamo a 12 miliardi da gennaio a dicembre: un mercato enorme. Via dunque le gabbie arricchite? Altre spese per la riconversi­one, rispondono i produttori. Vuol dire che il prezzo aumenterà? Ecco l’incognita.

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