Con 350 euro a testa è dietro solo all’Abruzzo In Italia il fenomeno vale quasi il 6% del Pil
gestisce dati fiscali e codici sanitari, i dati dei comuni non sono mai stati pubblicati. Una prima breccia verso la trasparenza si è aperta nell’ultima sessione della conferenza unificata Stato Regioni. Capofila della richiesta al ministero dell’Economia è Regione Lombardia. L’assessore al territorio, urbanistica e difesa del suolo Viviana Beccalossi si è rivolta direttamente al governo e al sottosegretario all’Economia con delega ai giochi Pier Paolo Baretta.
Negli stessi giorni a Roma il vice ministro dell’Economia Luigi Casero rispondendo a una interrogazione del deputato di Sinistra italiana Giovanni Paglia, che indirizzava al governo la stessa richiesta di Regione Lombardia, ha fatto sapere che i dati riguardanti province e comuni «non sono immediatamente disponibili» e che «devono quindi essere elaborati e potranno essere presto messi a disposizione». Dunque arriveranno.
«E speriamo presto — dice lo stesso Paglia — dato che gli enti locali sono chiamati a legiferare sul gioco. E senza i dati sui flussi monetari nei comuni non si capisce su quali basi si possano prendere delle decisioni sensate». Inoltre avere a disposizione questi numeri, conclude Paglia, «sarebbe un aiuto a province e comuni, in particolare quelli più piccoli, per capire se ci siano anomalie sul territorio legate per esempio al riciclaggio di denaro».
La risposta del viceministro Casero, che cita le tabelle