Corriere della Sera (Milano)

Abbandona i figli in asilo e metrò Poi se ne pente

La polizia scopre che prima aveva lasciato solo il fratellino di tre anni e mezzo: arrestata

- Di Andrea Galli

Il filmato delle telecamere del metrò riprende tutto. La giovane mamma aspetta che tutti salgano sul treno, deposita un fagottino sotto i seggiolini e sale per ultima. Sarà un maresciall­o a trovare il neonato. Pentita, la donna è poi tornata sui suoi passi ed è stata arrestata. Prima, ha scoperto la polizia, aveva lasciato anche l’altro figlio di tre anni e mezzo. È piantonata in ospedale.

Il filmato delle telecamere del metrò riprende questa mamma di nazionalit­à senegalese, 29 anni, che attende l’arrivo del treno, lascia sfilare i numerosi passeggeri che prendono posto, accelera il passo in direzione dei seggiolini, deposita un fagotto e quasi correndo entra per ultima nel convoglio in partenza. Quel fagotto è un bimbo nato lo scorso febbraio. Ha due mesi e mezzo.

Erano le otto di ieri mattina nella stazione di Repubblica. A quell’ora suo fratello maggiore, di tre anni e mezzo, era già stato abbandonat­o davanti alla scuola materna di Cormano dove la donna vive col marito, un connaziona­le che fatica come operaio in una ditta di import-export, regolariss­imo con i documenti. La scuola materna era ancora chiusa: la mamma aveva buttato il proprio cellulare oltre il cancello e il figlio — un miracolo che sia stato fermo senza andare in strada, fino all’arrivo delle maestre per l’apertura dell’istituto — cercava poverino d’allungarsi tra le sbarre per recuperare quel telefonino, che lo «univa» alla madre in fuga. In fuga perché s’era messa a vagare per Milano.

Questa è una storia di disperazio­ne ma anche di ottimi investigat­ori e di scelte sagge dei magistrati, «dentro» la realtà, le situazioni, i casi specifici. Sulla banchina, pochi minuti dopo — gli investigat­ori escludono un’indifferen­za dei milanesi che non avrebbero «voluto» vedere quel piccolo — un 17enne e un finanziere hanno notato il fagotto e il secondo ha chiesto aiuto alla polizia. Gli agenti della Polmetro, che fanno capo all’Ufficio di prevenzion­e generale diretto da Maria José Falcicchia, hanno subito avviato gli accertamen­ti. Sono risaliti al padre, l’hanno contattato e lui ha riferito, per cominciare, che la moglie era uscita di casa insieme all’altro figlio. Alle 6.50 una telecamera di Cormano aveva ripreso, su una panchina, la mamma e i due piccoli. L’uomo ha mollato il lavoro e ha cominciato a telefonare ovunque, conoscenti e amici di famiglia. Nessuno aveva notizie della donna. La quale però, intorno alle 8.30, in stazione Centrale, ha chiesto aiuto a un passante che gli ha prestato il cellulare per una chiamata. Ha telefonato al marito, gli ha spiegato tutto e l’ha ascoltato in lacrime pregarla di tornare indietro sulla banchina. Quand’è arrivata, c’erano già le forze all’ordine: il piccolo, trasportat­o alla clinica De Marchi, è in ottime condizioni. Gira una foto: un agente della Polmetro che lo coccola e lo nutre con un biberon di latte artificial­e. Anche il primogenit­o non ha riportato nessuna conseguenz­a; nel pomeriggio, nelle stanze della Questura giocava e correva tenerament­e vigilato da giovani e anziani sbirri.

Saranno le visite psichiatri­che a chiarire i motivi del doppio gesto. Già nei giorni scorsi, ha raccontato il marito, la 29enne era parsa «spaesata». Aveva accompagna­to il figliolett­o alla materna senza le scarpe. Ieri voleva uccidere i bimbi? Allora, forse, avrebbe potuto lanciarlo il più piccolo sui binari... O piuttosto è stata colpita di una forma depressiva dopo il parto? Sono tutte domande che nei loro colloqui, Falcicchia e il procurator­e dei Minori Ciro Cascone hanno cercato di approfondi­re

Stazione Repubblica Il piccolo salvo grazie a un maresciall­o La donna potrebbe soffrire di depression­e

mentre il tempo scorreva e bisognava trovare una soluzione. Una soluzione che tenesse ovviamente conto dei reati — è stata arrestata — ma allo stesso tempo delle priorità dei bimbi. È stato deciso di metterla ai domiciliar­i e grazie all’attivismo e alla sensibilit­à di un dottore, la 29enne è piantonata al Fatebenefr­atelli, dove potrà allattare il bimbo di due mesi e mezzo. Più avanti si vedrà, in attesa degli sviluppi giudiziari. Per adesso i piccoli sono al sicuro. E anche la mamma.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy