I volontari del Touring Club adottano la Certosa di Garegnano Da sabato apertura e visite guidate
I volontari del Touring «adottano» la Certosa di Garegnano: apertura da sabato
Imboccando le autostrade per Torino, Venezia e Laghi, a sinistra del cavalcavia si intravvedono al volo un muro antico e un tiburio di gusto rinascimentale. Presi più dal viaggio che dalla curiosità, molti milanesi non conoscono quel che là dietro si nasconde: una preziosa testimonianza di arte e storia cittadina, la Certosa di Garegnano, primo complesso certosino d’Italia, fondato nel settembre del 1349 dal Vescovo e signore di Milano Giovanni Visconti su terreni di sua proprietà, donati ai monaci. Un tempo era aperta campagna, oggi è periferia, ma la Certosa, anche se i cartelli indicatori latitano, si raggiunge facilmente. Nonostante ciò, dice il parroco don Pino La Rosa, non è frequentata come merita. Per valorizzare questo gioiello è intervenuto allora il Touring Club Italiano con il progetto «Aperti per voi», che a Milano permette di custodire e aprire 18 siti monumentali: d’ora in poi ogni sabato (ore 9.30-17.30) e domenica (ore 13.30-17.30) i volontari Touring presidieranno l’edificio sacro (solo sabato 23 ore 13.30-17).
Un generoso servizio di accoglienza svolto in collaborazione con l’attivo gruppo di parrocchiani «Amici della Certosa» che ogni quarta domenica del mese conduce un itinerario guidato per tutti, organizza concerti serali e fa crowdfunding per la manutenzione del monumento. Dell’originaria chiesa gotica resta solo un muro esterno, ma la costruzione attuale, che risale a un intervento del XVI secolo, è splendida. Si accede da un fastoso cortile poligonale, opera del 1574 di Vincenzo Seregni, autore anche della facciata. La vera sorpresa però è l’interno, rivestito da affreschi di artisti lombardi restaurati di recente, tra 1998 e ‘99: la navata e la sua volta, con grandi lunette che raffigurano la storia dell’Ordine Certosino, sono firmate da Daniele Crespi, anno 1629, mentre l’abside, il presbiterio e la cupola sono opera di Simone Peterzano, maestro di Caravaggio, che lavora tra 1578 e ’82 alle grandiose composizioni della «Natività», dell’ «Adorazione dei Magi» e ad altri soggetti sacri. Un insieme straordinario.