«Idea suggestiva ma inutile rifare la consultazione: si votò nel 2011»
Simone Sollazzo, portavoce dei Cinque Stelle, qual è la vostra posizione sulla riapertura dei Navigli?
«Una posizione ragionevole e realistica di ciò che ha veramente bisogno Milano». Milano non ha bisogno della riapertura?
«Non vogliamo assolutamente demonizzare un progetto talmente suggestivo che potrebbe trasformare la città sul modello di Amsterdam, ma è necessario contestualizzare il progetto». In che modo?
«Milano è una città sovraccarica di cantieri, ci sono in ballo trasformazioni come gli scali ferroviari, il tema delle periferie che necessiterebbero di maggiori interventi. C’è il grande tema del welfare». Quindi?
«Quindi la riapertura dei Navigli è sicuramente un progetto positivo ma non è una priorità. Ragionevolmente sarebbe un capitolo da riaprire più avanti quando ci saranno le condizioni idonee».
Siete sempre stati i fautori della democrazia diretta. Voterete a favore del referendum?
«La città si è già espressa nel 2011 con un risultato eclatante. Non c’è bisogno di ratificarlo una seconda volta. Un parere c’è già. L’unica nota positiva è che il referendum sarebbe abbinato alle elezioni facendo risparmiare dei soldi. È l’unico aspetto meritevole di un’opzione superflua». Tre opzioni: votate no, votate sì, vi astenete?
«Decideremo questo pomeriggio in aula».